Qualche anno fa era difficile entrare in una rete WiFi altrui. Serviva un PC potente, e molte conoscenze tecniche. Adesso non è più così, qualsiasi computer degli ultimi anni ha potenza sufficiente per estrapolare password semplici. E ci sono programmi, o versioni live di Linux, che forniscono procedure automatiche per crackare reti WiFi.
Non parleremo di questo, che è illegale, oggi. Parleremo invece di come capire se qualcuno sta utilizzano la nostra rete WiFi. Può servire, ovvio, per scoprire eventuali intrusioni ma anche per tenere sotto controllo tutti i vari dispositivi connessi in rete: smartphone, pc, tablet, televisori, smartwatch, webcam di sorveglianza, antifurti. Ci sono vari modi, per vedere chi usa la rete WiFi, per cui ci limiteremo a quelli più semplici, comprensibili e, tutto sommato, efficienti.
Con l’interfaccia Web del Router
Il modo più semplice è, in genere, utilizzare l’interfaccia web del router. Il router gestisce tutte le connessioni, sia quelle via cavo che quelle tramite WiFi e questo lo rende un ottimo strumento di controllo di eventuali dispositivi non conosciuti collegati alla propria rete. Entrare nell’interfaccia web del proprio router è semplice, basta digitare l’IP del router nella barra degli indirizzi. In genere l’IP lo si trova nella confezione del router, oppure scritto sul fondo del router stesso.
L’interfaccia web di ogni modello di router è diversa, e rende difficile scrivere una guida esaustiva di tutte le possibilità. Però nonostante le differenze alcune cose sono comuni. Tutti hanno una sezione dedicata ai dispositivi connessi. A volte si chiama proprio così, “dispositivi connessi”, altre volte “dispositivi collegati”, oppure “client DHCP” o, come nel caso di molti router D-Link, semplicente “Wireless” (nel caso specifico lo si trova nella maschera “Status”.
Le informazioni sono rappresentate in maniera simile su praticamente tutti i router: una tabella con l’elenco dei dispositivi collegati, il loro nome sulla rete, il loro indirizzo MAC ed, eventualmente, altre informazioni. Il nome Host visualizzato può essere significativo o meno, dipende da come è stato configurato sui diversi dispositivi.
Cambiare il nome di un PC è tutto sommato semplice e permette di tenere traccia in maniera semplice delle sue connessioni. Diverso il caso di altri device, come gli smartphone Android: non si può cambiare il nome con cui vengono visualizzati in rete a meno di non fare il root, operazione da sconsigliare se non si è un minimo smanettoni e agili con la tecnologia informatica.
Tuttavia non è un metodo infallibile, questo. C’è un caso, banale, che non viene mostrato nell’elenco chi si connette con un IP statico. E per molte reti questa è la norma, quindi occorre prima verificare manualmente se i dispositivi usati in casa, o in ufficio, usano un IP dinamico o meno. In secondo luogo è abbastanza semplice modificare il MAC address e il nome host di un PC. E, se viene fatto, il router tratterà per buono il primo dispositivo che si connette, e un secondo eventuale con stesso indirizzo MAC verrà bloccato. Il problema è se il secondo dispositivo che si vuole connettere è il nostro, e il primo è quello di un intruso.
Va però fatta una precisazione, prima di preoccuparsi per eventuali intrusioni: può capitare che colleghiamo alla rete WiFi dispositivi di cui non ci ricordiamo. E’ il caso, per esempio, di una stampante WiFi: dopo averla configurata la prima volta probabilmente non ci penseremo più, quindi prima di iniziare a pensare al peggio è bene fare mente locale e controllare che non sia quest’ultima il dispositivo connesso misterioso che appare.
Usare un programma
Link: Wireless Network Watcher v1.73
Un’alternativa all’interfaccia web del router può essere utilizzare un programma specifico. Ci sono molti strumenti professionali per monitorare i dispositivi connessi a una rete, sia via cavo che attraverso il WiFi. Probabilmente quello sviluppato da NirSoft è tra i migliori perché è sia semplice da usare sia facile da configurare.
E inoltre mostra, oltre a MAC address e host name, anche il nome del produttore del dispositivo connesso in rete. E lo ammettiamo, è una trovata molto comoda sopratutto per identificare tablet e smartphone collegati. O eventuali stampanti fantasma, come abbiamo appena spiegato.
Inoltre usare un programma esterno permette in parte di sopperire alla mancanza di interfaccia web di alcuni router, e di tenere sempre monitorata la rete da qualsiasi postazione di lavoro. Non risolve però il problema di eventuali MAC address falsi. Conviene quindi, ma questo è un consiglio scontato, cambiare comunque la password della rete WiFi ogni qualche settimana.