Tra le tante novità di iPhone 5 troviamo ancora presente il Retina Display, il famoso display ad altissima risoluzione introdotto da Apple la prima volta con iPhone 4; questa particolare tecnologia ha permesso ad Apple di aggiornare anche i suoi portatili più recentemente con i MacBook Pro Retina display da 15 e 13 pollici, con risoluzioni davvero impensabili solo qualche anno fa. Nelle prossime righe approfondire l’argomento vedendo come funziona un retina display e cosa lo rende così nitido, definito e piacevole agli occhi.
Dimensioni e numero di pixel
Partiamo con qualche nozione basica che sicuramente in molti non conosco a pieno; la risoluzione di un TV o display che sia indica esattamente il numero di pixel. Ora in una TV full HD (1080 p) abbiamo una risoluzione di 1920×1080 pixel, ovvero ben 2073600 pixel; la cosa che non tutti tengono a mente è che la risoluzione non tiene mai conto delle dimensioni in pollici di un display, per cui possiamo avere un full HD sia su un 40 pollici che su un 23 ad esempio: cosa cambia in parole povere? Ma ovviamente la dimensione dei pixel per forza di cose. Nel 40 pollici potremo vedere i pixel ben più grossi che sul 23 pollici di conseguenza; da qui parte l’idea base del retina display: inserire talmente tanti pixel in una superficie da poterli realizzare molto ma molto piccoli.
DPI, PPI e occhio umano
Dalle basi di prima ora possiamo capire meglio cosa indica la famosa sigla PPI che leggiamo ultimamente come caratteristica nei display; partiamo però dai DPI, ovvero i punti per pollice. I DPI indicano semplicemente la densità di punti in un pollice quadrato: più è elevata ovviamente più l’immagine sarà definita; allo stesso modo funzionano i PPI che indicano i pixel per pollice invece dei punti per pollice (DPI).
Tornando all’esempio precedente dei due TV full HD da 40 e 23 pollici, possiamo affermare quindi che il 23 pollici avrà un DPI molto più elevato del 40 pollici, proprio perché i pixel saranno più piccoli come dimensioni e quindi in un pollice quadrato ve ne saranno molti di più. Non esiste una diretta corrispondenza tra PPI e DPI ma abbiamo capito che indicano tutte e due la densità di pixel o punti in una immagine.
L’occhio umano è in grado di vedere fino ad un massimo 300 PPI ad una distanza di 10-12 cm: oltre semplicemente inizia a diventare impossibile distinguere i singoli pixel.
Il display retina
Compresa tutta la parte tecnica vista fino ad ora sappiamo bene ora cosa indichi una risoluzione in pixel, sempre indipendente dalla dimensioni del display ma abbiamo ben compreso come risoluzione e dimensione influiscono direttamente sul PPI finale che si ottiene da un display.
Il display retina di Apple di iPhone 4, 4S e 5 (ma anche di iPod Touch) sfrutta semplicemente il discorso visto fin ora dei PPI, superando i 300 PPI: in questo modo diventa impossibile per l’occhio umano distinguere i pixel e lo schermo sembra davvero una stampa unica; il retina display di iPhone è a 326 PPI.
Qualsiasi retina display quindi è semplicemente un display sopra i 300 PPI? No, la situazione è più complicata.
La vera misurazione del display retina, il PPD
Il Macbook Pro Retina display ha solo 220/227 PPI eppure è sempre un retina display, come mai questo? Apple ha introdotto una misurazione per verificare se un display può essere considerato un retina display, il PPD ovvero i pixel per triangolo tradotto alla lettera; questa misurazione non valuta solamente risoluzione e dimensione del display, ma tiene conto della distanza alla quale l’occhio umano guarderà mediamente il display.
E’ piuttosto logico pensare che un display sotto i 300 PPI se osservato a 50 cm (distanza media tra occhio e display di un portatile) invece che ai classici 20 cm (uso di uno smartphone) può essere comunque incredibilmente definito e i suoi pixel comunque indistinguibili; Apple considera quindi retina display i display a partire da circa 50 PPD:
- iPhone 4, 4S: 326 PPI a 57 PPD, 960 x 640 pixel
- iPhone 5: 326 PPI a 57 PPD, 1136 x 640 pixel
- iPad 3/4 Gen: 264 PPI a 69 PPD, 2048 x 1536 pixel
- MacBook Pro 15″: 220 PPI a 77 PPD, 2880 x 1800 pixel
- MacBook Pro 13″: 227 PPI a 79 PPD, 2560 x 1600 pixel
La vera valutazione quindi un display retina è in realtà basata sulla distanza visuale ottimale: avvicinando il display si perderà definizione, usandolo più distante di quanto consigliato aumenterà invece la densità percepita; l’intero discorso quindi come abbiamo visto è molto più tecnico e complicato del previsto, ma abbiamo capito come non bastino risoluzione e dimensioni a fare di un display un retina display.