Di budget, contabilità e controllo spese: di questo vogliamo parlare oggi, presentando un nuovo software, un nuovo gestionale gratuito che ci permette di gestire la contabilità familiare utilizzando un PC con Windows o un iPhone. Il tema non è nuovo, e in parte l’abbiamo già approfondito, recensendo MYCO e successivamente GnuCash, entrambi buoni programmi per controllare le spese e gestire le entrate. E magari aiutarci a mettere da parte qualche soldino, risparmiando su bollette, spese ordinarie e straordinarie. Oggi è il turno di iPase che, a dispetto del nome infelice, ha delle ottime potenzialità. E forse troppe ambizioni. Vediamole.
Un gestionale per tutta la vita
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Il poco spazio a mia disposizione, unito ad un tempo sempre più tiranno e in grado di rendere difficoltoso seguire un hobby come la scrittura e l’analisi di software libero, mi costringono ad essere più conciso del necessario. Il che, di per sé, significa solamente cose positive: vuol dire che iPase ha stuzzicato la mia curiosità, e le mie aspettative. E mi costringe a scegliere l’aspetto sui cui puntare i riflettori.
Ci sono tre punti, tre caratteristiche che meriterebbero altrettanti articoli, magari con una bella guida, per essere illustrati in maniera esauriente. Per non far torto a nessuno mi limito ad elencarli, riassumendoli. Cominciamo con il primo punto, l’italiano.
E’ italiano
E’ un programma per gestire la contabilità familiare completamente in italiano, e questo va bene. Di per sé non sarebbe nemmeno una gran cosa se non fosse che iPase è creato espressamente per l’Italia. Non è chiaro il concetto? Lo ripeto, con altre parole: iPase è costruito, progettato, organizzato per chi in Italia vive e lavora, con molte voci e indici di analisi che hanno particolare senso per i cittadini del bel paese. E nascondendo, o eliminando addirittura, delle voci di spesa e degli aspetti che nulla hanno a che fare con noi. Di fatto, rispetto ad altri gestionali finanziari risulta molto più semplice da usare anche con molte più funzioni.
Ma la lingua e la localizzazione geografica sono prassi sempre più comune, oramai. C’è un’ambizione in iPase, però, che rilancia questa caratteristica e lascia intravedere ottime prospettive. Oddio, forse l’ambizione è un po’ troppo elevata, ma sono io il primo a sostenere che per volare in alto serve il coraggio di osare. E iPase osa, osa immaginare un gestionale per la contabilità famigliare che esca dal limite ristretto del proprio genere e che divenga un punto di riferimento. In molti sensi, a partire, ovviamente dal lato economicamente detto (spese, entrate, prestiti, e così via) ma anche per numeri di telefono, password, valutazioni di commercianti e fornitori. Se usato bene, e sfruttando tutte le sue caratteristiche, possiamo avere veramente sotto controllo molti aspetti organizzativi della nostra vita quotidiana.
E’ sicuro
Infine, mi è molto piaciuta la scelta di limitare l’utilizzo del web alle scelte di chi il programma lo utilizza. I recenti attacchi hacker a grandi colossi mondiali hanno dimostrato una certa fragilità del web, per lo meno dal lato della sicurezza dei propri dati. Possiamo decidere di utilizzare iPase solamente off line, senza bisogno di collegarci in rete. Oppure impostare la condivisione delle valutazioni di commercianti, fornitori, clienti accedendo a nostra volta a quelli che di fatto si stanno profilando come consigli e messe in guardia.
In tutto questo non ho nemmeno accennato all’analisi dei dati, ai grafici, alla longevità dell’archivio e alla semplicità d’utilizzo. E nemmeno ho spiegato come sia possibile gestire la propria contabilità con iPhone o un PC Windows utilizzando lo stesso programma, e gli stessi archivi. Spero in un vostro perdono, ma troppo poco è il tempo, poco lo spazio e troppo ricco di funzioni questo software.