A capodanno ho sempre buoni propositi. Poi, ogni anno, non ne mantengo quasi nessuno. A volte per cause di forza maggiore, il più delle volte capita per colpa mia, e della mia forza di volontà tutto sommato nella media. Così, anche quest’anno, mi sono ripromesso di correre almeno un paio di volte alla settimana. E ci sto riuscendo. Non per perdere peso, anche se la corsa è un ottimo modo per dimagrire e mantenere il peso forma, quanto per non annullare del tutto l’esercizio fisico. Sì, si potrebbe anche andare in palestra. Però la corsa ha un vantaggio non da poco: la si può fare ovunque, a qualsiasi ora e in qualsiasi luogo, e non costa nulla. Tutt’al più si tratta di comprare un paio di scarpe adatte. Il problema principale, nel mio caso, è la volontà. E come si aumenta la forza di volontà? Avendo dei risultati. Risultati che, nel mio caso, posso misurare e quantificare facilmente con alcune applicazioni per iPhone create apposta per i corridori.
1. C25K
Se ogni lungo viaggio comincia con un passo, anche la corsa parte così. Si tratta di imparare a correre prima per poco, e poi per molto. All’inizio si alterna camminata alla corsa, poi si aumenta sempre di più il tempo passato correndo arrivando a ridurre, e infine ad annullare, la camminata. Sì, lo so, è quello che conosce chiunque corre, o ha intenzione di cominciare a farlo. E so anche che esistono tabelle, e schede, e programmi di allenamento che coprono tutte le varie casistiche.
Però, ed è un però interessante, alcune applicazioni permettono di semplificare molto la parte più difficile, cioè l’inizio. C25K è una di queste applicazioni. Pianifica il programma dell’allenamento, monitora la nostra andatura e con delle notifiche sonore avvisa quando è il momento di correre e quando di camminare, quando serve rallentare e accelerare. In pratica è come avere un allenatore personale al fianco di ognuno.
La cosa più bella, a mio avviso, sono gli obiettivi personalizzati: in base al nostro stile e al nostro livello l’applicazione ci assegna degli obiettivi di corsa da compiere. E sono obbiettivi ben calibrati, ogni volta un po’ più difficili ma non troppo. Ed è questo che dà soddisfazione: il raggiungere il traguardo, il vedere che il sudore alla fine si trasforma in una vittoria.
2. Strava Running
Strava Running affronta la corsa da un punto di vista “social”. Perché se è vero che la corsa è fatica individuale è anche vero che affrontata in due, o in più, offre maggiori opportunità. O, meglio, dipende da che tipo di corridore siamo. C’è chi ama correre in coppia, chi in gruppo, chi in solitaria.
Strava offre spunti per tutte le evenienze. Può essere usato per trovare “compagni di corsa”, persone con cui fare il tragitto assieme, oppure per confrontare i risultati di chi corre sul nostro stesso percorso anche se in tempi diversi. Trovare un corridore di un livello di poco superiore al nostro è un ottimo modo per migliorare la nostra corsa, e i nostri tempi. E anche un modo per dare un pizzico di agonismo alla corsa, ché la competizione fa bene, in molti casi.
3. Charity Miles
Sì, la corsa è uno sport individuale, quasi egoista sotto certi punti di vista. Perché la fatica è individuale, e il merito resta tale. Anche le maratone, grandi occasioni per combinare corsa, amicizia e festa, alla fine sono solo una parte minoritaria nella vita di un corridore. Esistono sport per loro natura di gruppo: il calcio, ovviamente, è l’esempio più eclatante. La corsa no, è uno sport per tutti. Formativo perché ti misuri solo con il tuo io, con i tuoi limiti.
Eppure non è detto che correre non possa diventare un’opera di bene. C’è un’applicazione, Charity Miles che offre uno spunto interessane: ogni tot chilometri corsi offre denaro a delle associazioni di beneficenza, o a fondazioni per la lotta al cancro. Cose così, insomma. Magari può essere un buon sprone per correre l’ultimo chilometro, o voler migliorare: non corriamo per noi, ma per una buona causa.
4. Mile Mapper
A me non pesa correre sempre sullo stesso percorso, avanti e indietro sui navigli di Milano, con l’acqua che scorre e un suo fascino, la mattina presto. La sera no, ma perché c’è troppa gente. Per questo, quando non corro la mattina, mi piace sperimentare nuovi percorsi. E trovarne degli alternativi. A volte vado a caso, del tipo che seguo le strade e spero di non perdermi. Altre volte utilizzo un’applicazione come Mile Mapper.
Cosa fa questa applicazione? Trova dei percorsi in cui correre. Ma non in maniera banale, come fa Google Maps. No, in base al nostro livello, al tempo a nostra disposizione, a dove siamo, al clima e ad altri parametri calcola dei percorsi. E poi il gioco sta tutto nel seguirli, e scoprire cosa ci riserva la nostra città.
5. Fitocracy
Fitocracy non è esattamente un’applicazione dedicata esclusivamente alla corsa. E’ un po’ più generale, comprende tutto il mondo del fitness. Ma ha anche una sua sezione dedicata ai corridori, ed è una sezione davvero ben fatta. Il concetto alla base di questa app è simile a quello implementato da Strava Running, ma con un distinguo importante. Più che sul correre assieme, o il confronto diretto sullo stesso percorso, Fitocracy punta molto su un originale sistema di punteggi. In questo modo ogni settimana è possibile avere a disposizione una classifica, e quindi capire il proprio livello nei confronti degli altri corridori.
Questo come aiuta nella corsa? Beh, quando ci si ritrova a battagliare per conservare la propria posizione, o per scalare la classifica, allora anche un metro in più, o l’allenamento che non si vuol fare, assume un altro significato. Sì, in questo modo la corsa diventa più agonistica. Ma d’altro canto la corsa è sempre stato uno sport di competizione già dal tempo delle olimpiadi greche. Quindi, anche se non siamo professionisti, la soddisfazione di migliorare, e di raggiungere posizioni più alte, è più che legittima. Anzi, è uno degli sproni migliori che servono a un corridore.
6. Zombies, Run!
Infine l’ultima applicazione è pensata per chi sogna ad occhi aperti, per chi quando corre immagina di essere chissà dove, magari nell’antica pianura di Maratona o, perché no?, in una città post apocalittica infestata dagli Zombi. Zombies, Run! trasforma ogni corsa in una fuga dagli zombie, dove un’andatura troppo lenta, o il percorso sbagliato, significano morte certa. Lo scopo della corsa è raggiungere il rifugio sicuro in tempo, e da vivi.
Che messa così pare più la descrizione di un videogioco se non fosse che lo si fa nella realtà, correndo noi stessi per le strade e compiendo azioni e passando per i punti indicati dall’applicazione stessa. Una specie di gioco a realtà aumentata, sì, ma pensata anche per fare allenamento: i vari livelli di gioco sono calibrati per allenarci, e per migliorare la nostra corsa. E l’ambientazione zombie dà più pepe alla corsa stessa. Per gli amanti della fantascienza, invece, c’è anche un’applicazione simile – Battlesuit Runner Fitness – in cui l’ambientazione è spaziale. Fascinosa, certo, ma meno degli zombie.