Nonostante la pioggia di queste settimane l’estate arriverà, prima o poi. Intanto, nell’attesa del caldo e del sole, possiamo cominciare a preparare la nostra colonna sonora, creando le nostre musiche e registrando le nostre compilation. Ne abbiamo parlato più volte, di alcuni programmi per unire e dividere file audio, ma il programma che voglio usare, quest’estate è una piccola novità. E una bella sorpresa. Non solo perché è in grado di farci unire e dividere le nostre canzoni, rimontandole a piacimento, magari aggiungendoci un po’ di effetti sonori. Possiamo utilizzare Free Audio Editor oltre che per diletto anche per lavoro. Ma parliamo di una cosa alla volta, e cominciamo con quello che questo software ci permette di fare.
Come registrare e modificare file audio
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Cominciamo, quindi, questo articolo con lo spiegare cosa possiamo fare con Free Audio Editor, FAE per gli amici. Di fatto stiamo parlando di un programma semi professionale in grado di modificare file audio, di registrarli e di masterizzarli su CD e DVD. Potremmo dire che è un programma completo, per lo meno nell’ambito dell’editing musicale. L’unica sua pecca, se proprio ne vogliamo cercare una, è una scelta poco ampia di effetti sonori da applicare ad un brano. Se vogliamo, per esempio, aggiungere degli eco o modificare in maniera molto specialistica un suono ci troveremo in difficoltà. Ma è anche vero che per tutte le operazioni più comuni FAE è più che sufficiente.
Andando più nello specifico, la finestra del programma ricorda molto altri software simili, ma non è detto che questo sia un male. Anzi, la sua “banalità” – uso questo termine non in senso dispregiativo, tutt’altro – garantiscono a chi ha un minimo di esperienza la possibilità di lavorare fin da subito e di modificare facilmente i vari file audio.
La registrazione di un brano è egregia, ma dipende molto anche dalla qualità del microfono e dall’acustica dell’ambiente circostante (il rumore di fondo si può comunque diminuire facilmente). Interessante anche la possibilità di impostare il programma perché registri un testo scritto, leggendolo lui stesso (è la funzione text to speech). Infine la conversione da un formato all’altro è semplice, anche se non sempre perfetta.
Perché modificare e registrare file audio
Ma perché dovremmo voler modificare e registrare un file audio? Tralasciando il puro divertimento, importante, ci sono alcune applicazioni interessanti anche in ambito lavorativo. Possiamo usarlo se siamo giornalisti, magari freelance per la radio, per creare i nostri articoli, registrandoli. Possiamo usarlo per creare dei podcast per il nostro sito internet. Possiamo creare delle suonerie musicali personalizzate. Possiamo inserire delle registrazioni in progetti multimediali. E così via.
C’è anche un uso un po’ particolare che mi ha colpito. Utilizzando alcuni strumenti di conversione, per lo più hardware, possiamo registrare i nostri dischi (sì, proprio i vecchi 33 giri) o le audiocassette come file. Ma spesso la qualità risulta rovinata da del rumore di fondo, sopratutto nel caso delle musicassette. Rumore di fondo che è dovuto allo smagnetizzarsi del nastro. Tramite FAE (Free Audio Editor) possiamo ricostruire facilmente il suono originale, riportando agli antichi fasti dei dischi magari oggi introvabili.