Penso di averlo ripetuto più di una volta, ma tanto vale ricordarlo: io preferisco l’utilizzo di Google Plus e Twitter a Facebook. Anche se, onestamente, la mia opinione sta cambiando. All’inizio ho deciso di abbandonare Facebook per alcune decisioni del noto social network riguardanti la gestione della privacy. Decisioni confermate dalla nuova impostazione grafica, la così detta Timeline di Facebook. Ma Twitter e Google Plus non si stanno muovendo in maniera molto diversa e, di conseguenza, continuo a tenere d’occhio il sito blu. Quindi, un po’ per curiosità, un po’ per timore, un po’ per passione, mi sto studiando le novità di Facebook. A partire dalla gestione della Privacy della Timeline. E, se volete, posso passarvi alcuni consigli.
1. Filtrare le applicazioni
Molte delle applicazioni integrate nella nuova timeline sono sicuramente utili e interessanti. Ma anche potenzialmente pericolose. Provate a pensare a quella che pubblica il vostro percorso abituale di jogging (se lo fate: io sono troppo pigro per correre la mattina) o le date dei vostri viaggi fuori porta (o anche più distante, colpi di stato alle Maldive permettendo). Bene, sono applicazioni che possono essere utili, e informazioni che possono interessare a qualcuno. Ma non a tutti i vostri contatti, i vostri amici di Facebook. E men che meno a tutto il mondo.
Dite che sono paranoico? Bé, negli Stati Uniti, e in misura minore in Europa, molti dei furti negli appartamenti sono pianificati seguendo i profili dei proprietari. Appena voi scrivete “Ciao, sono finalmente in ferie in un’isola tropicale” può ben esserci qualche topo d’appartamento che decide di fare un salto a casa vostra. Stessa cosa se condividete con tutti altre informazioni, più o meno sensibili.
E quindi? Quindi io vi consiglio di evitare di condividere in maniera indiscriminata tutte le vostre informazioni con tutto il mondo. Anzi, se proprio ci tenete a fare sapere qualcosa decidete a priori chi può essere interessato. E filtrate la visibilità delle varie applicazioni per renderle visibili solamente alle persone di cui vi fidate.
2. Approvare e… controllare
Uno dei vantaggi della timeline è la possibilità di aggiungere altre applicazioni per personalizzarla. Aggiungere un’applicazione è facilissimo: si approva il gadget ed è già tutto in ordine. Se da un lato questa caratteristica ci facilita la vita dall’altro un po’ rischia di complicarcela. Perché? Perché ogni applicazione, al momento, tenta di rendersi visibile a più persone possibili. Ricordate il punto 1? Bene, dopo aver inserito un’applicazione nella vostra Timeline controllate sempre le sue impostazioni. Stessa cosa quando ricevete aggiornamenti o vengono richieste nuove approvazioni per le applicazioni già integrate nella timeline.
3. La Timeline è vostra, ma non solo vostra
Che significa? Significa che l’approvazione dell’applicazione solitamente permette al produttore dell’applicazione stessa di utilizzare i vostri dati. Non che siano tutti lì a tentare di rubarvi le password ma sicuramente queste applicazioni permettono di raccogliere molti dati personali. In pratica l’utilizzo di Facebook e delle applicazioni della Timeline permette di raccogliere molte informazioni utilizzate poi in ambito pubblicitario.
E’ un problema questa cosa? Bé, onestamente potremmo anche abituarci all’idea ma c’è un corollario che non mi piace per niente. Quale? Le nostre informazioni possono essere condivise in maniera anonima (ma anche no) sui siti e sulle bacheche di chi ha prodotto l’applicazione. In pratica per quanto impostiamo la visibilità dei singoli componenti c’è sempre la possibilità di ritrovare la nostra attività quotidiana in pasto al mondo. Possibilità, non certezza.
Cosa possiamo fare? Bé, se sappiamo che le cose stanno così possiamo decidere di non utilizzare più Facebook (come ho fatto io) oppure stare attenti a quello che pubblichiamo. Basta essere coscienti che Facebook, come ogni altro social network, è una piazza, e come tale ogni nostro comportamento è nei fatti pubblici. E se non vogliamo fare sapere qualcosa basta non dirla. Tutto qui. Tanto, alla fine, per comunicare con i nostri amici esistono dei mezzi altrettanto efficaci e più riservati.
4. Il registro delle attività
Questo è un piccolo trucco, più che un consiglio. Se avete bisogno di modificare tutte le applicazioni, o gran parte di esse, potete utilizzare il Registro delle Attività. Dove lo trovate? Nelle impostazioni dell’account, ovviamente.
5. Tutto è visibile
Triste ma vero. Alla fine molte delle applicazioni standard della Timeline permettono di tenere traccia di ogni nostra attività sul web. Il concetto alla base della Timeline non è sbagliato: creare una specie di diario della nostra vita registrando in tempo reale quello che facciamo. Il problema è che nessuna vita è pianifica come nei film e nei romanzi. Per fortuna non siamo sempre in tensioni, tesi a qualche mitico obiettivo inseguendo un destino e derisi dal fato avverso. La nostra vita è fatta anche di piccoli momenti, insignificanti ma belli, anche di “tempo perso” ad ascoltare musica, a leggere libri, a ridere sui blog. Insomma, la vita è ben più ricca e variegata di quanto appaia nei social network.
Perché dico questo? Perché le impostazioni standard della Timeline tendono a catturare ogni aspetto della nostra vita sul web, dai filmati che vediamo ai siti che leggiamo. E se non c’è niente di male ad impiegare il nostro tempo libero leggendo fumetti, o blog idioti, qualche problema potrebbe esserci a farlo sapere a tutto il mondo. O al nostro capo, al lavoro, o ai nostri parenti più stretti. In fondo la soluzione è quella che abbiamo già detto: controllare e ricontrollare tutte le impostazioni di tutte le applicazioni che utilizziamo.
C’è, però, una considerazione che ci tengo a fare, prima di chiudere questo articolo. Utilizzare un social network, sia esso Facebook, Twitter o Google Plus, non ci esime dall’essere responsabile delle nostre azioni. Alla fine, per come si stanno mettendo le cose, i social network diverranno sempre più parte integrante della nostra vita, in questa parte del globo. Ma, come ogni cosa, non è un paradiso in cui tutto è concesso. Di conseguenza dobbiamo stare attenti e limitare noi stessi la libertà delle azioni che ci concediamo. Altrimenti, tra qualche anno, la nostra Timeline diverrà da gioco più o meno divertente un ostacolo alla nostra vita lavorativa e sociale. Cosa che, a dire il vero, in America sta già accadendo a più di qualcuno.