La tecnologia cresce ad una velocità incredibile. Inutile scriverlo, è un’evidenza sotto i nostri occhi. Ogni anno, ogni mese, viene messo in vendita un gadget nuovo, un’evoluzione di qualche strumento precedente, un nuovo “aggeggio” tecnologico. Forse siamo tutti bulimici di tecnologia. Forse, ma a me piace così. E’ vero, in un mondo sempre più interconnesso aumentano i rischi legati alla rete. Ma, penso, i vantaggi possono superare gli svantaggi. E, alla lunga, migliorare la nostra vita. Ad una condizione, però. Quale? Di saper scegliere lo strumento migliore, quello più adatto alle nostre esigenze. E’ un po’ quello che mi prefiggo di fare con questa guida: dare alcune indicazioni su come scegliere un tablet. Indicazioni che, sopratutto per la prima parte, possono essere estese anche ai moderni smartphone e netbook.
Le domande fondamentali
Ci sono, tanto per cominciare, 2 o 3 cosette che ci dobbiamo chiedere prima di partire alla ricerca di un tablet. Tralascio, per amor di sintesi, la domanda canonica: mi serve veramente? Alla fine, ammettiamolo pure con noi stessi, la ragione principale per comprare un tablet non è l’utilità. Sì, per alcuni lavori viene comodo, e volendo anche per alcuni metodi di studio. Ma, alla fine, ci ritroveremo ad utilizzare un tablet più per diletto che per dovere.
Cosa vuol dire? Vuol dire che probabilmente useremo la nostra tavoletta delle meraviglie per navigare, chattare, guardare video e film, aggiornare profili su facebook e cose così. Ci conviene saperlo fin da subito. Perché? Perché così potremo scegliere il modello migliore per noi, senza perdere tempo e soldi. Tanto per cominciare interroghiamoci sul formato dello schermo: 4:3 o widescreen? Nel primo caso la tavoletta avrà un’aspetto più squadrato, nel secondo più elegante e più sportivo. La differenza di schermo è importante se decidiamo di utilizzare il nostro tablet prevalentemente per la navigazione in internet o per la lettura piuttosto che per vedere video. Nel primo caso meglio puntare su schermi 4:3, nel secondo è conveniente cercare tavolette con display 16:9 o 16:10.
Volendo, strettamente collegata a questo discorso c’è anche la questione 3G o Wi-Fi. Un tablet con integrata la tecnologia 3G permette di navigare praticamente in tutta Italia utilizzando una qualsiasi SIM telefonica. Il WiFi, invece, ci permette la connessione solamente se esiste una rete free a cui possiamo allacciarci. Personalmente consiglio di puntare sulla prima scelta, il 3G. Perché? Perché in Italia le rete Wifi sono ancora abbastanza rare, e nemmeno troppo efficienti. Se intendiamo girare e utilizzare il nostro tablet meglio fare affidamento sulle linee telefoniche del 3G.
C’è un caso, però, in cui il WiFi viene comodo: se utilizziamo la nostra tavoletta solamente a casa, o in ufficio. In questo caso è inutile pagare un altro abbonamento per navigare quando non ne abbiamo l’effettiva necessità. Ma, come per tutte le cose, anche questa decisione va affrontata caso per caso, a seconda delle proprie esigenze.
C’è una terza questione ancora da considerare: tablet o smartphone? Anche se pare lapalissiana la domanda non è così ovvia. Per tutta una serie di operazioni, in realtà, non è fondamentale avere un tablet e ci si può accontentare di uno smartphone, magari di uno di quelli con lo schermo grande. Alla fine si tratta di valutare pro e contro di entrambe le soluzioni, e di scegliere di conseguenza.
La scelta del Sistema Operativo
C’è, a mio parere, comunque un unico punto in cui effettivamente un tablet è migliore rispetto ad uno smartphone di fascia alta. Oltre alle dimensioni dello schermo, ovviamente. Si tratta del sistema operativo. I vari smartphone in circolazione utilizzano spesso delle versioni “vecchie” dei vari sistemi operativi. Fanno eccezione i prodotti Apple (solamente quelli più recenti, però), e alcuni smartphone Android. In genere ci si ritrova in mano un device potente, a volte molto potente, ma con delle limitazioni legate al sistema operativo. I tablet, invece, tendono ad essere più aggiornati e più supportati dai vari produttori. Forse perché è un segmento di mercato in rapida espansione, o forse per i prezzi più alti: non ne conosco la ragione ma in media è così.
Ciò non toglie, però, la necessità di verificare e controllare i vari sistemi operativi presenti nei tablet in vendita attualmente. Ogni sistema operativo ha delle caratteristiche proprie, con vantaggi e svantaggi diversi a seconda delle situazioni. E un proprio ecosistema di applicazioni, alcuni più dinamici di altri. Volendo fare un elenco possiamo tracciare 5 diversi sistemi operativi per tablet attualmente in circolazione. O, meglio, 5 sistemi con una diffusione significativa e in grado di poter competere tra di loro. E, cosa che a noi interessa ancora di più, 5 sistemi che ci permettono di sfruttare bene, o abbastanza bene, il nostro tablet.
1. iOS
Il migliore, per il momento, sistema operativo per Tablet è indubbiamente iOS. Non voglio cominciare una guerra di religione tra i vari fan, ma devo comunque ammettere che l’integrazione perfetta tra hardware e software permette ai sistemi Apple di mantenere una facilità d’uso e una stabilità invidiabili. O, per lo meno io l’invidio: utilizzo device Android, per scelta, ma spesso mi piacerebbe avere uno schermo così reattivo e così fluido come l’iPad. Ma questo è un altro discorso.
Invece, se proprio vogliamo trovare una pecca a iOS è la limitata personalizzazione della grafica. L’iPad ha una memoria grande, e le applicazioni che possiamo installare non sono poche. Però la loro gestione continua ad essere tutto sommato banale: una serie di schermi con le icone. E, in genere, è possibile personalizzare veramente poco molti aspetti del proprio iPad. Apple sta lavorando sulla questione, per il momento non ci resta che aspettare.
2. Android
Il mio sistema preferito è Android. Non è ancora il primo, mi scoccia dirlo, ma ha tutte le carte in regola per poterlo diventare.
Ci sono due ragioni che mi spingono a prediligere il robottino (tre, in verità, ma non conto la mia passione per la fantascienza e i Nexus Six di Philip K. Dick) rispetto alla mela. Innanzitutto la possibilità di lavorare sui sorgenti del sistema (non completi, però) e di creare applicazioni con un controllo maggiore dell’hardware rispetto a quanto è possibile con iOS. In secondo luogo c’è una questione meno nerd e più estetica: un dispositivo Android può essere veramente personalizzato al massimo, anche graficamente.
Tutto bene, quindi, per l’Androide? No, perché regna ancora una certa confusione tra le varie versioni in circolazione. Siamo, in questi giorni, alla diffusione di tablet con Android 4.0, ICS, ma nei negozi si trovano anche smartphone con Android 2.2 Froyo o Android 2.3 Gingerbread. Il rischio facilissimo da correre è di comprare un smartphone o un tablet con un sistema operativo vecchio. E di perderci i miglioramenti dell’ultima versione di Android.
3. BlackBerry Tablet OS
Dopo aver presentato i due sistemi operativi “maggiori” per Tablet e smartphone passiamo rapidamente in rassegna i 3 minori. Minori non tanto per capacità tecniche ma per lo più per una questione di ecosistema. Cosa intendo con questo termine? Intendo la possibilità di utilizzare programmi, applicazioni, giochi. Insomma, tutto quello che è necessario per utilizzare appieno uno strumento come un PC o un Tablet.
Il sistema operativo dei BlackBerry per molti aspetti è migliore rispetto ad Android e, secondo alcuni, supera anche iOS. Ma la poca quantità di applicazioni disponibili ne può decretare la morte prematura. Anche se girano voci sulla possibilità di utilizzare le applicazioni per Android senza particolari problemi. Staremo a vedere.
4. Windows 7
Il sistema operativo più diffuso al mondo per PC non si è ancora affermato sui tablet. Con Windows 7 Microsoft sta provando l’assalto ai tablet ma i problemi di sempre restano lì, irrisolti e pericolosamente pendenti. Uno fra tutti? La pesantezza e la lentezza su tablet di Windows. Per il momento non è un concorrente di Android e men che meno di iOS. Ma le prime versioni di prova di Windows 8, la prossima versione del sistema delle finestre, promette faville. Anche in questo caso non ci resta che attendere fiduciosi.
5. WebOS
Fiducia che nel caso di WebOS, invece, secondo me è mal riposta. Non tanto per il sistema in sè, fluido, elegante e con pieno supporto Flash, quanto per la mancanza di applicazioni nel suo market, applicazioni che sono destinate a diminuire nel tempo. HP ha annunciato la fine dello sviluppo di questo sistema operativo e, penso, un poco alla volta tutti gli altri attori, sviluppatori o meno, lasceranno morire di morte lenta WebOS. Per il momento, però, si tratta del sistema migliore in assoluto. O, in altre parole, se vi capita tra le mani un device con WebOS godetevelo finché dura.
2 commenti
davvero un peccato per WebOS, aveva ottime potenzialità; scelte di marketing errate e poca fiducia lo hanno demolito 🙁