Sarà capitato a tutti di cancellare per errore un file più o meno prezioso ed essersi documentati per recuperarlo in qualche modo: è uno degli errori più comuni nell’uso quotidiano di un PC ma esistono diversi metodi per porre rimedio; in passato abbiamo visto qualche software dedicato al recupero di file cancellati ma con questo articolo faremo molta più chiarezza, vedendo tutte le possibili strategie, software dedicati e metodi per recuperare i nostri preziosi file cancellati.
Abbiamo davvero cancellato il nostro file?
La domanda può sembrare banale ma la risposa non lo è affatto: anche se siamo convinti di aver cancellato un determinato file questo potrebbe essere ancora nel cestino se non lo abbiamo svuotato di recente o potremmo averne un duplicato da qualche parte; la prima operazione quindi quando ci accorgiamo di aver cancellato un file per errore è controllare il cestino ed eseguire una ricerca sull’intero PC con gli strumenti dedicati come la ricerca istantanea in Windows, per assicurarsi che il file non è davvero più presente nel nostro computer.
Se per caso il file cancellato era su un servizio di clouding come Dropbox, SkyDrive o simili possiamo accedere al relativo servizio con il nostro account e cercare se esiste un cestino o qualche opzione per recuperare i file cancellati: ad esempio su Dropbox è possibile visionare e ripristinare i file recentemente cancellati.
Controlliamo i nostri backup
Il passo successivo sarò quello di controllare i nostri backup sperando di avere quindi una copia di quel file che abbiamo cancellato, magari non aggiornata con le ultime modifiche ma sempre meglio che perdere completamente un documento prezioso; se non abbiamo mai effettuato nessun tipo di backup ne utilizziamo un software dedicato possiamo ricorrere su Windows 7 alla funzionalità di ripristino delle versioni precedenti: su qualsiasi cartella del nostro PC effettuando un click destro, scegliendo quindi Prorietà –> Ripristina versioni precedenti è possibile recuperare file e ripristinare l’intera cartella a settimane o mesi fa, in base alla disponibilità che offre il sistema su quei file.
Questa funzionalità molto comoda è presente anche su Windows 8 sotto il nome di “cronologia”, raggiungibile dalla barra degli strumenti all’interno di ogni cartella.
Recupero dati da live CD e unità a strato solido
Se arrivati a questo punto ci accorgiamo che non c’è modo per recuperare almeno per ora il nostro file cancellato l’idea più intelligente è sicuramente quella di spegnere momentaneamente il PC: più passa il tempo più sarà probabile che un qualche processo o software vada a sovrascrivere quell’area che ancora contiene il nostro file; per i meno esperti difatti è bene ricordare che nei tradizionali hard disk un file non viene realmente cancellato ma il sistema operativo elimina solo l’indice di memoria: il file fisicamente ancora è presente quindi, ma viene ignorato, motivo per cui è possibile ancora recuperarlo.
La storia però cambia nettamente con le unità a strato solido (SSD): la cancellazione di un file solitamente è definitiva e vengono sovrascritte le celle che contengono il file, così da avere celle libere e massimizzare le prestazioni (funzionalità detta TRIM); tuttavia gli SSD più anziani non supportano TRIM e alcuni potrebbero avere semplicemente un SSD con la funzionalità di TRIM disattiva appositamente.
Fatta questa premessa, per evitare l’uso del nostro hard disk e mettere a rischio il nostro file ancora presente, è possibile effettuare dei recuperi utilizzando delle live CD, ovvero dei sistemi operativi leggeri che possono avviarsi da CD, DVD o anche da unità USB; attraverso questi sistemi è possibile sfruttare dei software appositi per il recupero dati come le funzionalità ntfsundelete o photorec.
Tuttavia questo genere di operazioni si eseguono su live di Linux, con comandi spesso da terminale per cui raccomandiamo questo genere di operazioni solo agli utenti più esperti.
Recupero file tramite software dedicato
Per l’utenza meno esperta una buona scelta per recuperare velocemente un file cancellato di recente è utilizzare l’ottimo Recuva, software gratuito dedicato proprio al recupero di file cancellati; l’installazione e l’utilizzo del software sono davvero semplici e il programma è anche disponibile completamente in italiano.
E’ possibile scegliere la partizione su cui ricercare file, la tipologia, la ricerca stessa se veloce o approfondita e infine selezionare i file da recuperare; nell’elenco dopo una ricerca in particolare i file con tondino verde saranno quelli che si possono recuperare facilmente, quelli con tondino giallo sono danneggiati o potrebbero avere parti mancanti e quelli rossi invece sono praticamente irrecuperabili.
Recupero dati via hardware
L’ultima spiaggia infine, nel caso non riuscissimo in nessun modo a recuperare quel prezioso file, è rivolgerci al recupero file professionale: solitamente si possono trovare questo genere di servizi nei negozi di informatica più grandi dove a fronte di una spesa non del tutto economica, in apposite camere bianche alcuni tecnici possono recuperare file anche da hard disk bruciati, danneggiati o file cancellati mesi e mesi fa. E’ davvero l’ultima spiaggia ma è consigliabile solamente se il file che non riusciamo a recuperare sia davvero prezioso poiché questo genere di recuperi via hardware sono molto costosi, nell’ordine dalle centinaia di euro in su.
Come prevenire queste perdite
Per prevenire queste spiacevoli sorprese è sempre consigliabile un semplice backup, costante nel tempo, fatto anche manualmente su un hard esterno o tramite software dedicati che possono automatizzare il tutto; questo è l’unico modo per rimanere sempre tranquilli e accedere per qualsiasi evenienza alle copie di backup dei file più preziosi.