Non so bene quando, ma in un certo momento degli ultimi dieci anni le schede di memoria SD sono diventate fondamentali, tanto quanto i dischi fissi esterni e le penne USB. Anzi, in realtà lo sono ancora di più, perché le schede SD vengono utilizzate un po’ ovunque, dagli smartphone alle macchine fotografiche digitali, dai lettori mp3 – quasi scomparsi – arrivando addirittura ai computer portatili. Ma non tutte le schede SD sono uguali, e non tutte possono essere usate su tutti i diversi dispositivi. Nel corso del tempo si sono create e differenziate alcune categorie, ognuna con le proprie dimensioni, capacità e velocità di lettura e scrittura. E sono proprio questi i tre aspetti principali da tenere a mente quando si decide di comprare una nuova scheda di memoria SD.
Velocità delle memorie SD
La prima cosa da capire è la velocità di lettura e scrittura di una scheda SD. Più veloce è più è adatta a compiti complessi come la ripresa di video in alta definizione, l’installazione di applicazioni e lo scatto di foto in formato RAW. Non esiste un modo semplice per misurare la velocità di una scheda SD anche se nel tempo si è arrivati alla definizione di uno standard abbastanza univoco, quello di “Classe”. Sostanzialmente a ogni scheda SD viene applicato un numero, questo numero diventa la classe della scheda.
Ci sono 6 classi, al momento. Le prime quattro sono abbastanza comuni e sono, in ordine dalla più lenta alla più veloce:
- Classe 2
- Classe 4
- Classe 6
- Classe 10
A queste quattro si aggiungono due classi speciali, chiamate Ultra High Speed (UHS). Sono:
- Classe 1
- Classe 3
Le schede UHS possono essere utilizzate solo da pochi dispositivi, e sono per lo più dispositivi per fotografi e videomaker professionisti.
In genere la Classe 2 è adatta solo per salvare file, non vale la pena utilizzarla nemmeno su uno smartphone recente. Per un utilizzo medio, ovvero scattare foto e girare video da smartphone, oltre che per ascoltare musica, sono consigliabili la Classe 4 e la Classe 6. La Classe 10 è indicata per le macchine fotografiche e per le telecamere.
La classe di una scheda SD è indicata chiaramente sulla scheda stessa: è un numero circondato da un cerchio (un quadrato per le schede UHS). Se non è indicata la classe probabilmente abbiamo tra le mani una scheda talmente vecchia da essere considerata di Classe 0. Sono schede vecchie e oramai introvabili.
Dimensioni delle schede SD
Indipendente dalla velocità è la dimensione della scheda SD. Al momento sono tre le dimensioni più diffuse, quelle utilizzate dai diversi dispositivi.
La scheda SD standard, chiamata semplicemente SD, misura 32 x 24 x 2.1 millimetri e pesa due grammi. Viene utilizzata prevalentemente sulle macchine fotografiche, grazie anche alla facilità con cuoi è possibile maneggiarla senza correre il rischio di perderla, e su PC portatili come memoria aggiuntiva.
Con la diffusione degli smartphone ha cominciato a diventare comune l’utilizzo di una scheda SD più piccola, la miniSD da 21.5 x 20 x 1.4 millimetri, pesante 0,8 grammi. La compatezza, la leggerezza e sopratutto le piccole dimensioni erano pensate per non incidere sulle dimensioni e sul design dei vari smartphone. Attualmente è il formato di scheda SD più diffusa.
Ancora più piccola, come dimensioni, è la microSD: misura 15 x 11 x 1 millimetri e pesa solo 0,25 grammi. Inutile dire come anche questo formato sia pensato e adatto agli smartphone.
Memoria delle schede SD
La memoria contenuta in una scheda SD può variare da 1 MB fino a 2 TB: praticamente esisterebbe una scheda SD adatta a qualsiasi esigenza. Il condizionale è però d’obbligo perché attualmente in commercio si trovano schede SD a partire da 2 GB, e di solito i vari dispositivi non riescono a riconoscere schede SD con più di 16 o 32 GB di memoria. Prima di comprare una scheda SD con più capacità è consigliabile controllare e verificare che il dispositivo in cui intendiamo utilizzarla abbia la capacità di riconoscerla.
In ogni caso questo è un discorso che vale anche per gli altri due aspetti: prima di comprare una scheda SD si deve, sempre e obbligatoriamente, verificare quale classe è letta del device, la dimensione della scheda che viene richiesta e qual’è la memoria massima supportata.