Probabilmente non capiterà mai di dover aggiornare la versione del BIOS del proprio computer. Una volta si faceva più o meno regolarmente, adesso però i PC venduti utilizzano BIOS ben fatti e senza particolari problemi. Può capitare che serva aggiornare il BIOS di un computer vecchio, magari aggiungendo la possibilità di fare partire il sistema operativo da chiavetta USB invece che da disco fisso o da CD/DVD.
A me è capitato solo per questa ragione, e solo per computer particolarmente vecchi in cui intendevo installare una distribuzione Linux leggera. E, in tutta onestà, va anche bene che non serva aggiornare spesso la versione del BIOS perché eventuali problemi in fase di aggiornamento impediscono l’ascensione stessa del computer, e rende molto più complesso riparare ai danni causati. Quindi la cautela è d’obbligo, e chi non ha esperienza, o non ha la passione per il smanettare con i PC, dovrebbe evitare di aggiornare da solo la versione del BIOS.
Come conoscere la versione del bios
Il modo più famoso per conoscere la versione del BIOS installata sul proprio PC prevede di controllare nel BIOS stesso. Tra le varie voci disponibili nel BIOS c’è, sempre, quella dedicata alle informazioni del BIOS stesso, e che indica il numero di versione oltre al produttore. Non è però necessario riavviare il PC, si può ricavare la stessa informazione anche da Windows. Basta avviare il prompt dei comandi (Tasto Win + R, e scrivere CMD e premere Invio) e scrivere questo
wmic bios get smbiosbiosversion
Il risultato, visibile nell’immagine qui sotto, contiene il numero della versione di Windows.
In Windows 8 è possibile conoscere il numero della versione del BIOS tramite il pannello System Information: per aprirlo è necessario lanciare il prompt dei comandi (WIN+R, scrivere CMD e premere INVIO) e scrivere
msinfo32
Tra tutte le informazioni disponibili, e che comprendono praticamente tutti gli aspetti del proprio PC, c’è anche la versione del BIOS in uso.
Come aggiornare la versione del bios
Se conoscere la versione del BIOS è tutto sommato semplice, e non comporta nessun rischio, lo stesso non si può dire per l’aggiornamento a una nuova versione del BIOS. Ogni scheda madre di ogni PC ha il suo proprio BIOS, e non si possono installare bios diversi da quelli supportati. Se lo si facesse aumenterebbe moltissimo la probabilità di rovinare il computer in maniera irrecuperabile. Per cui la cosa più saggia da fare è andare nel sito del produttore e cercare il bios corretto corrispondente al proprio hardware.
Da qui in poi ogni caso è un caso a se. In generale è necessario scaricare il BIOS in formato ZIP. All’interno dell’archivio compresso c’è un file README.TXT, o qualcosa di equivalente, contenenti le istruzioni per l’aggiornamento del BIOS. Se siamo fortunati è sufficiente caricare i file su un dischetto, un CD o una penna USB e avviare il PC. Da BIOS poi si seleziona la voce relativa all’aggiornamento, e si seguono le istruzioni a schermo.
Alcuni produttori permettono di aggiornare il BIOS direttamente da Windows utilizzando alcuni programmi specifici. Anche se la soluzione pare comoda e sicura in realtà non è consigliabile seguirla perché è possibile incorrere in problemi in fase di installazione. Il problema non è la procedura, che di per sé ha una sua logica e sulla carta è sicura. Il problema sono gli antivirus installati sul PC, o quei programmi in esecuzione in background: i primi spesso tendono a bloccare l’installazione di software su BIOS, i secondi invece possono interferire nel processo e degradare il BIOS in fase di installazione. Conviene aggiornare il BIOS prima che il sistema operativo si avvii per evitare problemi imprevedibili.