Qualche anno fa ho conosciuto una ragazza ipovedente. Ipovedente, per chi non ne fosse a conoscenza, significa che ci vede molto poco, ma veramente molto poco. Non è come essere ciechi, ma ci si avvicina molto. Una cosa che mi colpì di lei, al tempo, fu la sua passione per la lettura. E di come mi parlasse dei libri che aveva letto. Al che mi venne il dubbio che la sua malattia fosse una cosa recente: conosceva troppo bene la letteratura, ed era troppo giovane. Poi il mistero mi venne svelato: leggeva i libri tramite il PC, utilizzando alcuni lettori vocali di testo. In pratica, mi disse, scaricava gratis dei libri da alcuni siti, siti di ebooks, ovviamente. Poi, con un software apposito, se li faceva leggere dal computer. E così gustava, grazie alla tecnologia, le meraviglie della letteratura, antica e moderna. E questo con dei programmi come quelli di cui parlo oggi.
1. OddCast
Parto con i difetti o con i pregi? Il dilemma non è banale, se ci si pensa un attimo. Anche perché il rischio di presentare prima i punti deboli rischia di trasmettere una brutta impressione, al di là del vero valore di un software, o di qualsiasi altro stiamo parlando. E vale l’inverso, ovviamente: se presento il positivo prima del negativo ci si ritrova a pensare che sia tutto oro colato. E, quindi temo che non ci sia soluzione ragionevole al problema.
Comunque, al di là delle mie turbe mentali, OddCast funziona bene. Possiamo copiare e incollare il testo da leggere, o meglio da far leggere, direttamente nell’applicazione e sentirne la pronuncia immediatamente. Anche la lingua italiana, per una volta, è ben gestita e permette di evitare effetti comici, abbastanza comuni in altri programmi simili. Infine, come ciliegina sulla torta, possiamo personalizzare, non troppo ma abbastanza, il lettore vocale di testo che stiamo utilizzando.
Qual’è il neo negativo? Che non si possono leggere testi troppo lunghi. Funziona più che bene per racconti brevi o articoli di giornale, o per un sito o blog medio. Ma è assolutamente inadatto per romanzi, o saggi un po’ corposi.
2. iSpeech
iSpeech ha un’ottima funzione: permette di leggere direttamente dal browser le pagine internet. E per chi cura un blog c’è la possibilità di automatizzare un processo per creare dei file MP3 da condividere. Ma, e mi dispiace dirlo, la voce italiana non è proprio bellissima, e a volte gli accenti sono sbagliati. Più interessante, e più realistica, invece ho trovato la voce inglese.
3. eSpeak
eSpeak è invece un programma da scaricare e installare sul proprio PC. Il suo vantaggio, e non è un vantaggio da poco, è la vasta compatibilità con vari tipi di file. Lo trovo utile per leggere libri in formato PDF e DOC, oltre che testi e recensioni su internet.
4. Natural Reader
Al di là del nome, le voci di Natural Reader sono tutto fuorché naturali. Certo, si appoggia sulle voci di Microsoft, quelle oramai classiche, ma ha comunque dei problemi nella gestione delle intonazioni, della pause e, talvolta, degli accenti. Resta comunque una valida soluzione, sopratutto se stiamo cercando un software che oltre a leggere un testo lo deve saper convertire in MP3. E, su questo aspetto, risulta una soluzione interessante e che, personalmente, trovo valida.
5. Dspeech
Forse è il lettore vocale di testo più brutto della lista. E senza dubbio è anche il più complicato da usare. Ma è il migliore, per lo meno per leggere l’inglese. Per poter usare libri ed ebook in italiano possiamo scaricare alcuni plugin, cosa che ovviamente consiglio caldamente. Come consiglio, inoltre, di leggere e studiare il manuale d’istruzioni. Anche perché, a saperlo usare bene, sono convinto che Dspeech permetta la creazione di file Mp3 o WAV di buon livello.
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