Nel nostro mondo ci sono dei problemi apparentemente insolubili. Sì, c’è la fame nel mondo ed epidemie che infestano parti del nostro pianeta; sì, ci sono guerre e massacri all’ordine del giorno e crisi di sovraproduzione sempre più ravvicinate le une alle altre. Ma oggi teniamo lo sguardo un po’ più a terra e affrontiamo uno dei problemi più comuni delle famiglie, occidentali o no: come faccio a conoscere la rata del mutuo che devo pagare? La questione pare semplice e banale ma chiunque abbia avuto la ventura di accendere un mutuo sa che non è così facile rispondere. Vediamo di risolvere, una volta per tutte, la questione.
Come calcolare la rata a tasso variabile e a tasso fisso
Abbiamo già provato a risolvere il dilemma utilizzano i fogli di calcolo di Excel, ma esiste, in realtà, una soluzione più semplice e immediata per calcolare la rata del mutuo: CalcoloRata.org è un sito, leggero ed elegante, che permette di effettuare i calcoli necessari in maniera rapida, precisa e semplice. Non solo simula l’andamento futuro del nostro mutuo tramite tabelle e sfilze di numeri ma, sopratutto, ci restituisce i risultati con una serie di grafici ben fatti.
Ma vediamo praticamente come è possibile calcolare la rata del mutuo. Osserviamo la pagina del sito e cominciamo ad inserire i dati che ci interessano.
Come possiamo ben vedere sulla sinistra sono presenti delle caselline (form) da compilare. Ipotizziamo, a titolo di esempio, di voler accendere un mutuo ventennale per un importo di 150.000 euro. Cominciando quindi con inserire nella casellina Importo la cifra desiderata, ovvero 150.000. Passiamo poi a scrivere 20 sulla form Durata. Dobbiamo tenere presente che generalmente i mutui vengono calcolati in anni e non in mesi. Quindi, attenzione: se qualche istituto di credito vi propone un mutuo calcolato su base mensile potrebbe esserci sotto qualcosa di non proprio chiarissimo. Però chiudiamo qui la parentesi e continuamo.
Ora comincia la parte difficile: cosa significano quelle parole strane? QCP sta a significare “Quota Capitale Prefissato”. Ovvero? Ovvero la domanda a cui dobbiamo rispondere è se quando cambiano i tassi di interesse deve essere ricalcolata solo la quota interessi o anche la quota capitale; semplice, no? Onestamente non trovo chiarissima questa distinzione, comunque vi basti sapere che se la casellina è selezionata la rata sarà costante e muterà solo l’interesse da rimborsare alla banca. Come sapere qual’è il nostro caso? L’unico modo è consultare la banca, o l’istituto di credito, con cui abbiamo intenzione di accendere il nostro mutuo.
Ma continuiamo con la nostra impresa: la prossima scelta che ci si para davanti è il tipo di mutuo che ci interessa. Qui le possibilità sono quattro:
- Variabile: tasso variabile puro
- Con Cap: tasso variabile con tasso massimo bloccato
- Rata fissa: tasso variabile con tasso costante ed eventuale maxirata finale
- Fisso: tasso fisso puro
Il nostro coniglio: prima di scegliere il nostro mutuo conviene fare un po’ di simulazioni, giusto per farci un’idea dei vari scenari possibili.
Arriviamo allo Spread: è, praticamente, il guadagno della banca. Sostanzialmente è quello che la banca aggiunge al tasso base (Euribor) per calcolare l’interesse reale. Se non viene riportato dalla banca, la formula per il calcolo dello spread è:
Spread = tasso – euribor
Siamo, infine, giunti all’ultimo dilemma: che scenario prevediamo per il futuro? Qui abbiamo l’eterna questione: il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Ecco, possiamo dire che lo scenario ci farà vedere come si comporterà il nostro tasso in una situazione media, in una situazione molto positiva e in una pessimistica.
E siamo giunti, ed era anche ora, al tasto Calcola. Clicchiamo e, magia, i grafici sulla sinistra si aggiorneranno automaticamente. Ora, non ci resta che prenderci un po’ di tempo per studiare il tutto, e decidere con calma e sangue freddo.
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