Ci sono dei giorni in cui ti senti vecchio, relitto inconsueto di un’epoca passata. Oddio, con un incipit penserete a me come un Matusalemme: la mia vanità mi impone di chiarire che sono ancora nell’arco che va dai 20 ai 30 anni. No, non è l’età anagrafica a farmi ragionare sui tempi andati: è il latino. Qualche anno fa, quando ancora sudavo le proverbiali sette camice al liceo, a fare una versione non c’era alternativa; tutt’al più la si poteva copiare dalla più brava della classe, ma qualcuno che sapesse tradurre, e lo facesse, ci doveva necessariamente essere. Potete ben immaginare, in tutta onestà, quanta invidia provi ora per gli studenti che hanno a disposizione un ottimo sito per le traduzioni di latino.
Rosa rosae rosae: come si fa una versione?
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Già con l’inizio dell’anno scolastico avevamo illustrato un servizio simile, targato Google: il traduttore online Latino-Italiano. Ma, se ben ricordate, il sito americano presentava non pochi problemi: errori grammaticali nella traduzione e imprecisioni, anche gravi, nella lettura vocale. Sono passati alcuni mesi e, nonostante il latino possa grosso modo essere considerato una lingua moribonda, non ci sono miglioramenti significativi dal grande G.
Forse, almeno per alcune lingue, è l’approccio a essere sbagliato: il voler tradurre tutto in tempo reale genere al traduttore online confusione ed errore. Latin.it, il sito di cui trovate il link qui sopra, affronta la secolare questione partendo da un punto di vista diametralmente opposto e, almeno per questo specifico campo, le versioni di latino scolastiche, ottiene risultati senza dubbio migliori. L’idea, fondamentalmente, è quella di creare un ricco database di versioni tradotte dagli utenti, ricontrollate e verificate per evitare errori. Ad ora il sito non è assolutamente completo: il compito prefisso è, inutile dirlo, immane. Ma, ogni giorno vengono inserite nuove versioni e vengono apportati miglioramenti: per assurdo, penso, seguire come si deve questo portale non farà risparmiare fatica e, come un ossimoro, aumenterà la preparazione stessa degli studenti. Certo, anche il più pigro potrà sfruttare le versioni latine tradotte in italiano, risparmiando tempo ed energia.
Ma, forse abbiamo già avuto modo di dirlo, l’informazione è assolutamente inutile se non vi è un modo rapido e preciso per accedervi e selezionare quello che effettivamente ci interessa. E, in definitiva, è anche la cosa più interessante che contraddistingue latin.it da tanti emuli.
Se avete già aperto il sito ve ne sarete già resi conto da soli: il sito è costruito e progettato a uso e consumo di uno studente. Sono le esigenze dello studente la bussola che permette la navigazione tra le varie versioni disponibili, non ragionamenti di carattere linguistico, storico o letterario. Basti considerare le modalità per riuscire a trovare la versione che interessa; oltre all’ormai classico tasto “Cerca” in alto a destra possiamo navigare tra le versioni sia per autore che per opera che per libro di testo. Già, proprio il libro di testo: è sufficiente cliccare sul pulsante “Tutti i libri di testo” per poter accedere ad un elenco, corposo, delle antologie da cui sono prese le versioni. Giusto per evitare di copiare una versione simile ma differente, no?
Infine, non pensiate di poter solo scroccare e basta: nella home page trovano spazio le versioni ancora da tradurre dal latino all’italiano. Se ne fate una sarebbe una cosa bella condividerla con gli altri studenti, così come altri hanno condiviso il loro lavoro con noi.
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vade feliciter