Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, sempre più digitalizzato, e in cui l’immagine tende ad assumere una supremazia assoluta rispetto alla parola. Non è compito mio dare una valutazione in merito alla questione, mi limito semplicemente a prenderne atto. E a trarre le conseguenze del caso. Conseguenze che, nel caso specifico, si concretizzano nella ricerca di alcuni strumenti in grado di trarre vantaggio dal mutamento in corso. Che vuol dire? Vuol dire imparare ad utilizzare i vari programmi di fotoritocco, di video editing e gli strumenti per presentare idee. Oggi voglio ragionare meglio su quest’ultimo aspetto: com’è possibile utilizzare alcuni servizi online gratis per creare presentazioni, trasmettere messaggi e convincere colleghi, o clienti. Un po’ come si può fare con PowerPoint, ma utilizzando alcune risorse web. Ma prima di tutto cominciamo con il vedere questo elenco di 12 applicazioni.
1. 280Slides
2. Prezentit
3. Google Doc Presentation
4. Zoho Show
5. Author Stream
6. SlideRocket
7. Prezi
8. MyPlick
9. Slideshare
10. iPresent
11. Empressr
12. BrainShark
Alcune considerazioni
Lista corposa, no? Penso che bene o male tutti abbiate per lo meno sentito nominare alcuni tra questi programmi. Sicuramente l’applicazione proposta da Google è una delle più famose, ma non possiamo nemmeno dimenticare SlideRocket, forse il sito più professionale tra tutti.
Perché non ho pubblicato una – breve – descrizione di ognuna? Al di là della mia sempre più cronica pigrizia, e del tempo che tende a fuggirmi tra le mani, c’è anche una considerazione pratica: alla fine, grosso modo, sono 12 siti per creare presentazioni stile PowerPoint simili. Sì, alcuni hanno più funzioni, altri sono più integrati con servizi complessi. Ma alla fine sono simili, e la scelta dell’uno rispetto all’altro è dettata più da motivi estetici, e di abitudini d’uso, che da altre ragioni più tecniche.
Che considerazioni, di carattere generale, possiamo quindi fare? Domanda lecita, direi. Direi che, tralasciato il livello tecnico su cui non è il momento, e nemmeno il luogo, di discutere, mi sento di dare alcuni consigli per la scelta dell’applicazione online per creare presentazioni più adatta alle proprie esigenze.
1. Semplicità
Semplicità: parola facile da dire, meno da applicare. E che può essere intesa in due distinte maniere. La prima: il sito che decidiamo di utilizzare deve essere semplice, in base alle nostre competenze. Inutile “impazzire” per il vezzo di utilizzare strumenti complicati, difficili, pieni di funzioni che non capiamo, o che non sappiamo utilizzare.
Ma c’è un’altro significato di questo termine che dobbiamo avere ben presente: le nostre presentazioni devono essere semplici. In che senso? Nel senso che lo scopo che dobbiamo avere in testa è il trasmettere un messaggio, un concetto, un’idea. E il modo migliore per farlo non è confondere le persone, ma rendere più chiaro il messaggio. Spesso un’immagine ben scelta, una frase unica, un suono adatto ottengono molto di più rispetto ad una cacofonia di concetto, stili, e suoni.
Non ne siete convinti? Provate a leggere i migliori manuali di fisica, da Asimov a Feynman: se loro riuscivano a rendere semplice la fisica quantistica noi possiamo ben riuscirci con un piano aziendale, una lezione o un progetto, no?
2. Stile
Legato al concetto di semplicità quando creiamo una presentazione stile Power Point non dobbiamo dimenticare una seconda cosa: lo stile. E che vuol dire lo stile? Tutto dipende dallo scopo che vogliamo ottenere. Siamo sempre lì, se ci pensiamo: vogliamo scrivere una lezione per i nostri studenti, o convincere il capo a stanziare fondi per un nuovo progetto? O, più prosaicamente, spiegare ai nostri clienti quello che vogliamo fare con i loro soldi? Bé, tutti questi obiettivi per essere raggiunti devono essere presentati con uno stile diverso.
Volete alcuni esempi pratici? Bé, prendete internet, o questo stesso blog. Addirittura questo articolo: io non voglio convincervi a comprare nulla (penso si contino sulle dita di una mano le volte in cui ho consigliato un programma o un’applicazione a pagamento, vero?) e il mio tono tende ad essere informale, più colloquiale che ufficiale. Ora andate a cercare un sito commerciale: troverete termini tecnici più rigorosi, descrizioni più dettagliate. E recensioni anche più precise (anche se non sempre oggettive) piuttosto che le mie opinioni e le mie esperienze sull’utilizzo delle cose di cui parlo.
Penso sia ovvio: sono due stili diversi di affrontare le stesse questioni. Non necessariamente uno stile è corretto e uno sbagliato. Semplicemente ad ogni nostro scopo deve essere abbinato lo stile giusto. Tutto qui. Nelle presentazioni stile Power Point è lo stesso: la scelta delle immagini, delle parole, della quantità stessa di diapositive va ragionata e pianificata. E personalizzata. Ma questo è già il terzo consiglio che vi voglio dare.
3. Personalità
Ultimo punto, poi basta con i consigli. Almeno per oggi, ok? Ma non sottovalutate questi aspetti. Mi è capitato di vedere delle presentazioni veramente ben fatte, e chiedere sulle tecniche utilizzate: questi 3 punti sono la sintesi, mia, di quelli che considero gli aspetti principali per realizzare una presentazione efficacie.
Quindi, ho detto che serve una presentazione semplice e fatta con stile. Ma è anche importante che sia personale. Non nel senso che ci mettiamo a raccontare la storia della nostra vita, o quello che abbiamo mangiato ieri sera in quel ristorantino sui navigli. No, non questo. Quello che voglio dire è che la presentazione che stiamo realizzando deve trasudare la nostra personalità, il nostro essere. Se fossi una persona spirituale direi quasi il nostro io interiore. Ma rischierei di essere frainteso.
Provo a dirlo con altre parole. Noi dobbiamo partire dallo scopo che vogliamo ottenere e da lì costruire tutta l’impalcatura della nostra presentazione. Poi sfrondiamo le cose inutile, e rendiamo tutta la struttura più semplice, più lineare, più chiara. Fatto questo iniziamo ad armonizzare lo stile con l’interlocutore con cui dobbiamo avere a che fare, sempre avendo ben presente quello che ci interessa ottenere. E già questo, se fatto bene, sarebbe più che sufficiente. Ma rischia di suonare come artificioso, come creato ad arte. Dobbiamo quindi rendere nostro tutto il lavoro, far capire che stiamo trasmettendo idee, concetti, progetti di cui siamo convinti. Per farlo dobbiamo inserire un pezzetto della nostra personalità nella presentazione. Può essere una battuta, un’immagine, un modo di dire che è chiaramente nostro.
Lo so, non è semplice. Solitamente questo punto viene lasciato da parte. O messo in pratica dal vivo, quando si relaziona a voce, o si utilizza la presentazione davanti ad una platea. Va bene anche così, ci mancherebbe. Prima di concludere vi raccomando comunque una cosa: non esagerate con la personalizzazione. Deve essere una cosa visibile ma non lapalissiana, non troppo esplicita. E se avete il timor di stare esagerando, bé, probabilmente lo state facendo.
1 commento
Ma si possono avere le istruzioni in italiano? Grazie