C’è un po’ di burrasca nel mondo di Bitcoin, la valuta elettronica creata fuori dal circuito bancario e diventata vessillo di libertà dalle banche. C’è burrasca per il crack di Mt.Gox, la chiusura di Silk Road da parte dell’FBI, il sospetto suicidio di Autumn Radtke (la 28enne CEO di First Meta), e la (sospetta?) ingerenza della Cina per spingere il Renminbi (Yuan) come moneta di riferimento per lo scambio dei Bitcoin. Senza dimenticare tutto questo, e sperando che non si riduca tutto a una bolla speculativa, è ancora possibile comprare e vendere Bitcoin. Anzi, nonostante queste crisi, la valuta elettronica libera pare in grado di crescere ancora. Ed è anche facile stilare una lista di 10 siti sui cui fare relativo affidamento.
1. Kraken
Kraken offre molte opzioni. Non è un portafogli di Bitcoin, e non è pensato per tenere la valuta al sicuro. E’ più simile a un sito di Forex OnLine in cui comprare e vendere valuta, con tanto di funzioni di Stop-Loss, Trailing Stop e Take Profit. Adesso non ci provo nemmeno a spiegare il concetto base del Forex, anche perché lo considero più simile al gioco d’azzardo che a un investimento reale.
Comunque, al di là delle mie opinioni, Kraken ha un buon livello di sicurezza, si appoggia ad alcune banche e permette di scambiare Bitcoin con Euro e Dollari. Ci sono quattro livelli di verifica, e solo dal secondo in poi è possibile convertire Bitcoin in moneta nazionale. Non è una brutta cosa, è più una garanzia di serietà.
2. Bitstamp
Nonostante Bitstamp sia sloveno non supporta l’Euro ma accetta solo scambi da e verso il dollaro. Probabilmente è la seconda borsa di Bitcoin al mondo, dopo Mt.Gox. E, quindi, se le stime dei vari analisti sono esatte è attualmente il posto più sicuro su cui scambiare, vendere e comprare Bitcoin.
C’è un limite di spesa massima per ogni utente, ma è un limite legato alla storia individuale. Di fatto più si risulta affidabili più si può investire, e più si può riscuotere. Anche la commissione sulle transazioni è legata a un fattore personale. In questo modo dovrebbero evitarsi altri casi di truffe, o per lo meno limitarli a delle cifre minime.
Prelevare costa relativamente poco, meno di 1 euro per chi opera in Italia. Diverso il caso per chi vive fuori dall’Europa, si può arrivare anche a 15 dollari di commissione.
3. Bitfinex
Anche Bitfinex ha un metodo complesso di calcolare commissioni e spese. In media oscillano tra lo 0.1% e lo 0.2% di ogni transizione. Prelevare Bitcoin e Litecoin è gratuito, se siamo in america. Altrimenti bisogna pagare una decina di dollari per ogni operazione di ritiro internazionale. Supporta solo Dollari, quindi oltre alla commissione internazionale, per noi in Italia, bisogna tenere a mente anche il cambio.
4. BTC-E
BTC-E è proprio un mistero. Non si conoscono i proprietari, non si sa chi gestisce la piattaforma. Nonostante questo, o forse proprio per questo, è uno dei siti più sicuri, al momento. Probabilmente in futuro verranno pubblicati anche dei bilanci certificati di quello che si prefigura come la borsa di scambio per Bitcoin con più ampio respiro internazionale. Oltre al supporto al Dollaro è presente quello all’Euro e al Rublo ed è possibile operare anche con Litecoin, Namecoin, Peercoin e Primecoin. La commissione costa lo 0.2% di ogni transizione, ma probabilmente è possibile averne una più bassa se si scambiano grandi volumi.
5. Justcoin
Justcoin non è una borsa per Bitcoin, è più simile a una banca. E’ possibile acquistare Bitcoin pagando in Dollari, Euro e Corone Norvegesi con una commissione dello 0.5%. E, sì, è un sito Norvegese. Non ha funzioni avanzate ma serve per conservare al sicuro la nostra valuta virtuale, proprio come se la stessimo mettendo in una banca.
Io non sottovaluterei questa possibilità, anche perché se i ritmi di crescita del valore di Bitcoin sono questi ci si potrebbe ritrovare con un bel gruzzoletto senza fare nessuna fatica.
6. Coinbase
Coinbase ha ricevuto finanziamenti importanti da alcuni investitori americani. Perché? Perché ambisce a diventare la PayPal dei Bitcoin. E, quindi lavora per permettere l’acquisto di beni reali da siti e negozi, raggiungendo accordi con banche e incrementando il livello di sicurezza di ogni operazione. Interessante il lavoro su un portafoglio legato agli SMS, anche se non ho ben capito il suo funzionamento. Esiste anche un’applicazione per Android, ben fatta.
Il problema per chi sta in Italia è legato alla sola accettazione di utenti residenti negli Stati Uniti, e della commissione dell’1% su ogni operazione. Ovviamente tutto è fatto in Dollari, di Euro non se ne parla. Ma in prospettiva può essere una buona cosa tenere in considerazione questo sito.
7. BTCChina
BTCChina è l’attacco cinese ai Bitcoin. Ha una politica molto aggressiva, e un livello di sicurezza quasi irraggiungibile. Permette di tenere i portafogli offline, quindi al sicuro da attacchi hacker, e non fa praticamente pagare commissioni nella maggioranza dei casi. E accetta solo Yuan.
Molti pensano che dietro questo sito ci sia il governo cinese, e che sia un tentativo di rendere la Cina il centro del mercato delle valute elettroniche del futuro. Onestamente non lo so, potrebbe anche essere. Di certo, se ci si fida, BTTChina è il posto migliore per investire in Bitcoin.
8. CampBX
Tornando negli Stati Uniti è interessante la partnership tra CampBX, Google e McAfee. La prima permette l’autenticazione in due fattori, con la tecnologia del grande motore di ricerca; la seconda verifica quotidianamente l’integrità del sistema e lavora per evitare intrusioni. Al momento vengono accettati solo Dollari ma presto sarà possibile operare anche in Euro. La commissione è dello 0.55%, e c’è la possibilità di operare allo scoperto e facendo uso di leve finanziarie.
Se si hanno dei dubbi sul mercato dei Bitcoin è anche possibile provare una versione demo del sito in cui usare tutte le funzioni. Ovviamente i soldi usati saranno finti, e anche gli eventuali guadagni. Ma per lo meno si può capire il funzionamento delle varie operazioni prima di mettere mano al portafogli.
9. Cryptsy
Cryptsy è abbastanza diverso dagli altri siti. Invece di concentrarsi sullo scambio moneta nazionale – Bitcoin punta tutto sugli scambi tra le oltre 60 diverse tipologie di moneta elettronica. Si parte, ovvio, dai popolari Bitcoin e Litecoin fino ad arrivare ai quasi marginali QuarkCoin, ZetaCoin e Dogecoin. Ogni acquisto costa una commissione dello 0.2%, mentre per vendere la commissione è dello 0.3%. La moneta nazionale di riferimento è il dollaro.
10. Bter
Bter è molto simile a Cyptsy ma con due differenze: usa lo Yuan come moneta di riferimento, e ha degli standard di sicurezza maggiori. E si appoggia anche a Google per l’identificazione in due fattori. La commissione è dello 0.2% sia per la vendita che per gli acquisti delle varie monete.