Lo so, lo so, non avrei dovuto aggiornare il mio PC a Windows 8.1. Però, ho pensato, magari l’aggiornamento del sistema potrebbe risolvere alcuni problemi. E, invece, ecco che mi ritrovo il PC sprotetto: per chissà quale motivo l’antivirus, il firewall e persino alcuni file crittografati sono stati eliminati automaticamente dalla Microsoft. Superato l’immancabile momento di odio profondo verso la casa delle finestre svolazzanti, e maledicendo chi non distribuisce programmi compatibili con Linux Mint, ho rimesso mano, nuovamente, al computer. E, come già fatto innumerevoli volte, ho ritirato fuori la mia listina sulle pratiche da seguire per mantenere un PC sicuro. Con la non segreta voglia di aggiungere un punto 0: passa completamente a Linux. Ma questo te lo risparmio, e passo ai punti più utili.
1. Usare un antivirus
Quindi, la prima cosa che ho fatto è stato collegarmi a internet e scaricare un antivirus. Sì, è vero che Windows ne incorpora uno, e che non è fatto nemmeno troppo male. Ma io sono un tipo tutto sommato abitudinario, e da anni utilizzo Avast. Ed è Avast che ho installato, di nuovo, sul PC. Ovviamente la mia scelta è dettata in larga parte dall’abitudine, e da una fiducia che si è consolidata nel tempo nei confronti di questo software. Tu, magari, potresti trovarti bene con Avira – molti miei amici preferiscono il suo ombrello – o con Norton – ma questo è un classico sopratutto tra chi usa un computer da almeno dieci anni.
Comunque, l’importante è che ti procuri un buon antivirus, come ho fatto io, e che lo tieni aggiornato. Magari con più regolarità di quanto faccio io stesso, magari ogni giorno.
2. Lasciare abilitato lo User Account Control
La seconda cosa che l’aggiornamento a Windows 8.1 mi ha rovinato è stata la gestione dello UAC, ovvero lo User Account Control. Che poi, uno dice, io ho anche una versione originale di Windows, pagata, e allora perché cavolo Microsoft devi farmi tutti questi problemi? Vabbé, passata la sfuriata, e dopo essere riuscito a farmi riconoscere come utente legittimo, ho comunque deciso di lasciare attivo l’UAC.
Perché? Perché anche se a volte è fastidioso per lo meno mi permette di sapere cosa sto installando nel mio computer, e mi avvisa se qualcosa prova a modificare le impostazioni. Sì, certo, se poi io clicco sul “sì” senza leggere le domande allora sono io l’allocco, ma con un po’ d’attenzione mi evito comunque grossi problemi a fronte di un leggero fastidio.
3. Configurare correttamente il firewall
La terza cosa che ho dovuto ricordare è stata la configurazione del firewall. Windows incorpora una protezione tutto sommato abbastanza ben fatta, e che impedisce a qualche estraneo di entrare nel nostro PC senza fare nessuna fatica.
Sì, ok, se l’NSA ti ha preso di mira non ci puoi fare nulla. Ma se così fosse penso che i tuoi problemi siano un po’ più gravi dell’impedire al vicino di leggere i tuoi documenti, o al capo di scoprire che stai aggiornando lo stato su Facebook (o Twitter, o Google Plus, o quel che è) invece di essere al lavoro.
In ogni caso, vale la pena attivare il firewall di Windows, facendo anche attenzione a come lo configuriamo. In pratica la prima volta che ci colleghiamo a una rete possiamo scegliere il tipo: rete domestica, pubblica o privata. Basta cliccare l’opzione giusta, per stare abbastanza sereni.
4. Disinstallare Java
Finiti i problemi legati all’aggiornamento di Windows ho fatto anche un rapido controllo degli altri punti, a cominciare da Java. Sicuramente anche tu, in maniera più o meno cosciente, a un certo punto hai installato Java sul computer. Metti per giocare a Minecraft, metti per poter vedere gli applet di un sito, metti per qualsiasi altra ragione, prima o poi Java è finito nel nostro disco fisso. Ed è rimasto lì, ad aspettare il passere delle stagioni, sempre meno utilizzato, sempre più vulnerabile.
E già, perché negli ultimi tempi molti siti hanno abbandonato Java (e anche Flash) per passare ad HTML 5, il nuovo standard della rete. E in futuro potremmo navigare senza dover avere Java nel nostro PC. Anzi, già adesso serve davvero a poco averlo.
Tu mi chiederai, perché disinstallarlo? Male non fa, no? Beh, a dire il vero un po’ di male lo potrebbe anche fare, sopratutto se non viene aggiornato da molto tempo. Alcuni virus, alcuni malware, utilizzano alcune sue vulnerabilità per infettare i vari computer. Quindi, o tieni sempre aggiornato Java, oppure ti togli il pensiero e lo disinstalli abbastanza a cuor leggero.
5. Aggiornare i programmi
Altra cosa da tenere presente: aggiorniamo sempre i programmi che usiamo. Che detta adesso, dopo i problemi che ho appena avuto, pare un controsenso, ma, fidati, è così. Se i programmatori sanno fare il loro mestiere allora quando trovano un problema, un errore, un punto debole rilasciano un aggiornamento del loro programma. E quasi tutti questi aggiornamenti possono venire installati automaticamente, evitandoci di correre rischi inutili.
Per questo, nonostante alcuni contrattempi, penso inevitabili, preferisco lasciare l’aggiornamento automatico a tutti quei programmi che uso frequentemente. Questo consiglio vale, ovviamente, anche per gli altri sistemi operativi, Linux in primis.
6. Attenzione a quello che scarichiamo
Gli altri appunti nella mia lista sono abbastanza conosciuti, e basati molto sul senso comune. Uno di questi recita “non scaricare da siti non ufficiali”. Il che vuol dire evitare come la peste programmi pirata di dubbia provenienza, spesso forieri di virus e malware anche abbastanza cattivi.
Ma vuol anche dire “stai attendo da dove scarichi”. Molti programmi in giro per la rete sono gratis. Legalmente gratis, intendo. Però non tutti sono sicuri, e non tutti sono originali. Giusto per fare due chiacchiere, ti racconto quello che mi è capitato un paio di settimane fa. Dunque, mi serviva una copia di VLC, un programma che forse conosci, e che serve per vedere video sottotitolati, DVD e ascoltare musica. VLC è gratis, open source e liberamente scaricabile dal sito. Bene, io non mi ricordo mai l’indirizzo esatto da cui poterlo scaricare. Ma tanto c’è Google, no? Faccio una ricerca e clicco sul primo risultato. Solo che il primo risultato è un banner pubblicitario, e mi ritrovo in un sito che non c’entra niente con VLC. Sì, c’è un pulsante da cui scarica VLC, ma non è la versione ufficiale, è qualcosa di diverso.
Ora io non voglio dire che fosse un sito illegale, o che quel file avesse un virus al suo interno. Semplicemente sono un po’ paranoico e non mi sono fidato. Sono tornato indietro, e ho cercato la versione ufficiale del player. A volte, sai, un po’ di paranoia fa bene, quando usiamo i computer.
Con questo direi di aver finito.
O, meglio, nella lista delle raccomandazioni ci sarebbero anche un altro paio di punti, ovvero “usa password lunghe” e “non dire a nessuno la propria password”. Ma è davvero il caso di ricordarti di non dare in giro le chiavi della tua casa digitale?