Tutto quello che scriviamo e facciamo in internet è pubblico. O, meglio, possiamo anche provare a proteggere la nostra privacy ma per chi ha la volontà, o la necessità, non è difficile farsi gli affari nostri. Non si parla solo dell’NSA, e delle sue politiche alquanto ambigue, ma anche di Facebook con i suoi esperimenti di psicologia sociale, o Google con la sua invadenza nella posta e in tutta la navigazione. Non è semplice difendersi da queste intrusioni, e non esiste un metodo completamente anonimo.
E’ però possibile rendere molto più difficile tracciare le proprie attività online ricorrendo ad alcuni stratagemmi, come per esempio l’utilizzo di un browser pensato per rendere anonima, per quanto possibile, la navigazione.
The Tor Browser
Tor è il metodo più sicuro per navigare in maniera anonima. E’ stato creato dagli United States Naval Research Laboratory ed è utilizzato anche dalla marina americana. E’ costruito per crittografare più volte ogni comunicazione in rete, e per fare seguire a ogni segnale un percorso diverso per far perdere le traccie su origine e destinazione di ogni operazione condotta in rete. Viene considerato il metodo più sicuro, e viene utilizzato per le comunicazioni in rete in situazioni estreme, come nel caso di dittature o rivolte contro regimi oppressivi. Gli stessi Stati Uniti incentivano l’uso di Tor per la difesa della democrazia e della libertà.
Ecco, il browser basato su Tor è ottimo, è vero. E funziona, pare. Pare. Perché resta comunque un progetto basato in larga misura su un piano governativo americano, che poi sono gli stessi dell’NSA. Quindi sì, se si è in Cina o in Russia magari ci si può anche affidare tranquillamente a Tor, ricordando però che girano voci abbastanza insistenti su una backdoor che permette agli americani di intercettare comunque le comunicazioni fatte con il Tor Browser,
The Pirate Browser
Sempre legato a Tor ma scollegato dalle mani del governo USA c’è il browser realizzato da The Pirate Bay. All’inizio è nato da una versione modificata di Firefox come mezzo per superare la censura. In Italia, ma non solo, The Pirate Bay non è utilizzabile. Sì, è vero, quel sito serve per scaricare film, libri, giochi e programmi infrangendo le regole del copyright. E una censura di questo senso ha il suo perché. Ma non è questo il centro del discorso. La cosa da notare è come in poco tempo questo browser, nato inizialmente solo come stratagemma per navigare in un solo sito, è diventato uno dei mezzi più sicuri per navigare in maniera anonima e superare i limiti della censura. E non solo per i siti di pirati ma anche per quelle delle informazioni e delle news internazionali.
Una delle cose interessanti è la possibilità di cambiare le impostazioni del browser in funzione di ogni sito che si visita. Si può bloccare il nostro tracciamento in maniera completa per un sito, mentre per un’altro che consideriamo affidabile si può permettere l’esecuzione del JavaScript o l’installazione dei cookies.
Epic
Infine c’è Epic, browser basato su Chrome invece che su Firefox come sui precedenti. E’ meno sicuro di The Pirate Browser però è adatto per un uso tutto sommato normale, senza dittature o censure particolarmente feroci. Epic Browser permette di navigare in maniera anonima e di evitare di lasciare traccia delle proprie ricerche nella cronologia dei vari motori di ricerca, per esempio Google o Yahoo. Una funzione utile è la possibilità di modificare automaticamente l’IP e l’origine della navigazione in base al sito cui si sta accedendo. In questo modo è possibile utilizzare servizi disponibili solo in alcuni paesi, come Netflix, senza alcun problema.