Nella prima parte di questa recensione del Samsung Galaxy S5 abbiamo visto le caratteristiche hardware del telefono. Che si tratti di un dispositivo di fascia alta dal punto di vista hardware è innegabile. Non è perfetto, è ovvio, anche se i suoi punti deboli sono ben mascherati. Oppure per un pizzico di fortuna diventano pregi, come accade con il lettore di impronte digitali abbastanza impreciso. Ma se il dispositivo fisico vale il suo prezzo, come si comporta invece quando lo si utilizza quotidianamente? Cioè, è un buon smartphone o solo un gadget costoso dalle mille promesse non mantenute? Vediamo in dettaglio le sue funzioni principali.
Potenza, batteria e autonomia
Sotto il cofano del Samsung Galaxy S5 c’è un Qualcomm Snapdragon 2,5 GHz quad-core, con 2GB di RAM. Un processore niente male, molta potenza a disposizione. Sulla carta è perfetto, però nella pratica ci sono due appunti da fare.
Il primo, quando si caricano giochi pesanti il tempo di avvio è abbastanza rapido ma non così veloce rispetto a quello che viene promesso. Sì, i giochi funzionano tutti, e non ci sono particolari problemi ma non si notano grandi differenze di prestazioni rispetto al Galaxy S4.
Il secondo riguarda l’esperienza quotidiana: non è scattante. Non è che il telefono sia lento, capiamoci, semplicemente pare fare le cose con calma, come se ci fosse tutto il tempo del mondo. Non penso sia un approccio zen da parte dei progettisti Samsung. Penso sia colpa dell’interfaccia proprietaria TouchWiz che rallenta la gestione dei menù, delle pagine e così via. Va bene l’estetica ma da un launcher ci si aspetta prima di tutto velocità e stabilità, non uno spreco di risorse come in questo caso.
Scaricare applicazioni riscalda il telefono, anche troppo. La plastica disperde il calore però anche solo il primo avvio e il download delle applicazioni fondamentali ha ottenuto il risultato di trasformare il telefono in un piccolo forno.
Giusto per finire la carrellata di cose negative, la funzione Download Booster è praticamente inutile. L’idea è buona, si utilizzare sia il traffico dati 4G che il WiFi per velocizzare il download delle applicazioni. Però nella pratica si deve avere a disposizione una rete cellulare molto stabile e veloce, oltre a non avere un piano tariffario particolarmente restrittivo. Inutile, per il momento, in Italia: meglio scaricare utilizzando solo il WiFi.
La memoria interna può essere da 16 o 32 GB. Da tenere presente però che 4 GB sono destinati al sistema operativo e quindi inutilizzabili. Si può comunque utilizzare una scheda SD, cosa anzi assolutamente consigliata.
La batteria è da 2800mAh, sulla carta offre 21 ore di conversazione. In pratica con un uso moderato si arriva abbastanza tranquillamente a sera anche senza fare uso della modalità di risparmio energetico.
Anzi, delle modalità di risparmio energetico. La cosa interessante che offre Samsung è la possibilità di attivare una versione base e una versione avanzata. Quella base è praticamente la modalità standard presente nei vari telefoni. Quella avanzata trasforma il telefono in uno smartphone in bianco e nero e permette solo di chiamare, ricevere messaggi e utilizzare alcune applicazioni selezionate da noi stessi. In questo modo la batteria dura davvero molto. Anche se sono ancora poche le applicazioni che possono sfruttare appieno questa impostazione l’idea è comunque bella e ben realizzata.
Le telefonate, lo schermo ridotto e le finestre
Se da un lato la TouchWiz rallenta molto l’utilizzo della home del Samsung Galaxy S5 dall’altro lato introduce alcune funzioni interessanti. La prima è una modalità ridotta per utilizzare il telefono con una sola mano. In pratica lo spazio utilizzato nel display viene ridotto per far sì che tutti i punti dell’applicazione in uso possano essere raggiunti dalla stessa mano che sorregge il telefono. Come per il risparmio energetico anche in questo caso l’idea è ben pensata e altrettanto ben realizzata. Sì, pare assurdo avere delle bande nere su un display da 5 pollici ma questo semplifica molto la vita quando si è in metropolitana, o si utilizza il telefono con una sola mano.
La seconda funzione è di segno contrario: permette di dividere il display in due e di utilizzare due applicazioni contemporaneamente. Una versione nemmeno così rudimentale come mi aspettavo delle famose finestre dei sistemi operativi desktop. Serve? Non lo so, per il momento è divertente provare e vedere che funziona. Magari verrà comodo in alcune situazioni.
Altra cosa simpatica è l’introduzione di alcuni widget galleggianti sul desktop, se ci interessa averli. In pratica sono dei collegamenti rapidi alle applicazioni che usiamo più spesso, come Facebook, Chrome e Maps. Sono personalizzabili e sono molto comodi. Sì, sono delle piccolezze ma sono quelle piccole cose che a un certo punto diventano indispensabili.
Una parola sola sulle telefonate. Non perché non siano importanti, anche se sono sempre più marginali nei telefoni moderni. Semplicemente non presentano particolari problemi, per il momento: la voce si sente bene e il volume è adeguato.
Le fotocamere
La fotocamera anteriore non è gran ché: va bene per videochiamate e per selfie di bassa qualità. Ma non è mai stata la fotocamera principale del telefono, quella anteriore. La fotocamera davvero bella è quella posteriore che permette sia di scattare foto di alto livello che di registrare video in UHD e Full HD.
Allora, attenzione: i video UHD sono a 3840 x 2160 pixel, ultradefiniti e bellissimi. E se poi ci si aggiungono alcune funzioni specifiche pensate da Samsung, come il ralenty o gli effetti speciali, beh, sono video davvero belli. Però occupano molta memoria, non è difficile usara un giga solo per qualche minuto di filmato. Quindi non so quanto convengano, al momento. E poi il Full HD è più che sufficiente per i ricordi delle vacanze, o delle serate in birreria.
A proposito di birreria, dimenticate le foto al chiuso con scarsa luce: non escono bene nemmeno con il Samsung Galaxy S5. La fotocamera è buona, davvero, ma non riesce a dare il meglio di sé in condizioni di scarsa luminosità. Alcune sue funzioni sono interessanti, sopratutto legate alla messa a fuoco selettiva o ad altri filtri particolari.
Sport e Salute
Infine un appunto veloce sulle tanto decantate applicazioni dedicate alla salute e allo sport. Sì, è vero, c’è un sensore per rilevare la propria frequenza cardiaca e alcune applicazioni per contare i passi e registrare la propria attività sportiva. Però al momento sono solo questo, applicazioni che registrano e non fanno niente di particolare. Sul Google Play ci sono molte applicazioni specifiche realizzate meglio e molto ben curate.
E allora? Allora penso che questo aspetto sia solo un abbozzo e che in futuro Samsung integrerà queste applicazioni alla Fit Gear e a Gear 2. Ma per il momento non sono assolutamente un motivo per comprare il Galaxy S5.
In conclusione il Samsung Galaxy S5 è un ottimo smartphone con molte funzioni interessanti. Però quelle davvero belle sono quelle meno pubblicizzate mentre le tanto lodate applicazioni pensate per lo sport, e il lettore di impronte digitali, sono solo specchietti per allodole. Almeno per il momento.