Da vicino nessuno è normale, si dice. Ed è così, davvero. Anche se ci sono differenze, e diversi gradi di abilità tra ognuno di noi. Alcune patologie portano a sviluppare alcune disabilità, e sono più comuni di quello che si pensi: cecità e ipovisuale, sordità – o difficoltà a interpretare il senso dei suoi, dislessia, celiachia, diabete, allergie, farmaci da prendere.
Sono tutte cose che la medicina moderna, in un modo o nell’altro affronta. La qualità di vita nostra, come specie e come individui, è molto migliorata. A volte anche grazie ad alcune piccole innovazioni sottovalutate. Tablet e smartphone sono una di queste piccole grandi cose che permettono di vivere meglio, anche nel caso di persone con disabilità. Permette di ricordarsi delle medicine da prendere, di comunicare in altre lingue, o nella nostra ma scrivendo, di migliorare alcune abilità. Di seguito riportiamo alcuni esempi di app per smartphone (Android e iPhone) che possono aiutare nel caso di qualche disabilità.
Imparare il braille
Link: iTunes | Android
Quando si comincia a perdere la vista iniziano i problemi. Io non riuscirei mai a fare nulla, senza la vista. O, meglio, il non poter leggere e studiare renderebbe impossibile il mio lavoro, e in definitiva la mia stessa vita. Ma, da molto, esiste un’alternativa: è l’alfabeto braille. Si basa su una combinazione di punti, ogni insieme di punti rappresenta una lettera. E ogni insieme di lettere, una parola; ma questo è quello che capita con ogni alfabeto. Imparare il braille non è difficile, serve però un po’ d’esperienza. E per lo meno un manuale. Su iPhone e su Android se ne trovano alcuni fatti benino, sono quelli di cui ho messo il link. Applicazioni di questo genere permettono di imparare l’alfabeto braille, e di conseguenza di poter leggere anche in caso di cecità.
Rispetto alle altre applicazioni per persone disabili presenti in questo articolo, questa è l’unica che serve prima dell’insorgere del problema. Perché? Beh, perché non si può ancora usare l’alfabeto braille su uno smartphone o su un tablet. Però si potrà, tra non molto: sono allo studio, e in parte anche già realizzati, degli schermi touchscreen in grado di riprodurre in tempo reale una pagina web in alfabeto braille. Significa avere uno schermo che cambia la propria superficie in maniera dinamica, e che permette a chi non vede di usare uno smartphone senza troppe limitazioni.
Imparare il linguaggio dei segni
Quando si perde l’udito la prima cosa da fare è imparare il linguaggio dei segni, la LIS. In Italia, sopratutto nelle grandi città, esistono delle scuole che insegnano la LIS, e fanno un buon lavoro. Se non si ha la possibilità, pratica o economica, di frequentare un corso di linguaggio dei segni si può sempre ricorrere a un videocorso.
Su YouTube non esiste niente di completo, in italiano, però su iPhone e Android si possono trovare due app fatte benino. La prima, quella per iPhone, è creata da Marlee Matlin, attrice premio Oscar: permette di imparare facilmente la LIS, e in maniera gratuita. La seconda, quella per Android, non può contare su un’attrice holliwoodiana ma punta tutto su un vocabolario sterminato, composto da oltre 200.000 segni.
Dislessia: leggere e scrivere
Link: iTunes | Android
Per chi soffre di dislessia esistono alcune applicazioni utili. Le migliori sono quelle che permettono di cambiare il carattere utilizzato nelle varie applicazioni, ingrossando il tratto, allungando le gambette delle lettere e aumentando lo spazio tra una parola e l’altra. Questo aiuta nel momento della lettura di un testo, di una pagina web, di un messaggio WhatsApp e di una mail. Per scrivere però è consigliabile usare una tastiera specifica, che abbia sia le lettere scritte in maniera chiara e indistinguibile ma non solo: alcune tastiere posizionano i tasti in una configurazione particolare, pensata apposta per rendere più semplice la scrittura ai dislessici.
Autistici
Link: iTunes | Android
Per chi soffre di autismo è complessa. In sostanza non esistono davvero delle applicazioni pensate per chi è affetto da questo disturbo. Su iOS la cosa migliore che si può trovare è un’app che raccoglie suggerimenti per altre applicazioni: un po’ pochino. Per Android esiste un’app creata da uno sviluppatore autistico. Si chiama Miracle Modus e rappresenta dei pattern geometrici e in qualche modo ipnotici. Servono per scaricare i propri sensi in caso di sovraccarico sensoriale. Dai commenti pare funzioni. E per lo meno al creatore stesso dell’app è servita.
Esiste però uno strumento potente nel caso di bambini autistici: Siri di Iphone. A ottobre il New Yotk Times ha riportato una storia interessante su come Siri sia d’aiuto a chi soffre di autismo. La storia è interessante (la potete leggere in inglese oppure in italiano) e vale la pena di approfondirla. In sintesi, comunque, Siri è la migliore app per autistici al momento.
Diario per diabetici
Infine l’ultima app è dedicata ai diabetici. Non è una cosa strana, è semplicemente un diario per ricordarci di prendere l’insulina. Contiene alcuni elementi ludici, e collegamenti con i vari social network. L’idea, e funziona, è di motivare oltre che ricordare. Ma di diabete, e di insulina, abbiamo già parlato quando abbiamo recensito FreeStyle Libre, un dispositivo che permette di misurare il diabete senza punture.