Continuo anche oggi a parlare di giochi. Ma a differenza dell’articolo di ieri, quello sui migliori giochi per iPhone, oggi mi concentro sul mondo Nintendo. E più in particolare sul Nintendo DS e il DSi. Voglio, però, provare a stilare una classifica seguendo alcuni criteri oggettivi, per quanto possibile. Come fare? Ho deciso di prendere un campione di una dozzina di riviste, americane ed europee, e fare una media delle recensioni. Non avendo tempo infinito a disposizione probabilmente ho tralasciato qualche gioco importante: in caso aggiungerò un secondo articolo. Comunque, per il momento, il risultato dei miei conti e delle analisi della critica ha fruttato questa classifica di giochi del DS.
1. Grand Thief Auto: Chinatown Wars
E’ considerato da molti uno dei giochi più originali della serie Grand Thief Auto. Di certo la storia gode di una profondità non comune a tutti gli episodi. Fatto questo che contribuisce alla popolarità del gioco in maniera impressionante. Ma non è l’unico aspetto positivo che viene messo in evidenza dalla critica. Importante, per sostanzialmente tutte le riviste americane, è l’integrazione del touch screen nei comandi di gioco. Pare una sciocchezza, e forse anche lo è, ma sono questi piccoli particolari a fare la differenza tra un titolo riuscito e un fallimento totale.
In Europa l’aggettivo imperante è trionfo. Trionfo della grafica, sicuramente, ma anche trionfo commerciale. Tralascio (tanto lo potete immaginare da soli) tutte le descrizioni entusiaste. Mi limito, se mi è concesso, a riportare una lamentela comune a molti appassionati: la mancanza della voce narrante classica si fa sentire, sopratutto per i più nostalgici. O per i fan della prima ora della serie GTA.
2. Flipnote Studio
Il concetto di gioco è spesso aleatorio. Come in questo caso: Flipnote Studio è un gioco oppure un’applicazione. Ho deciso di considerarlo un gioco per due ragioni. La prima il prezzo: è completamente gratis. La seconda è la capacità di cavare fuori la creatività che è in noi. Penso che tutti i proprietari di DSi abbiano per lo meno provato a creare una propria animazione, un disegno, un quaderno in movimento. Penso che non servano descrizioni, come non serve approfondire l’importanza dell’integrazione tra questo software e internet.
Spesso vengono lanciati concorsi di disegno per creazioni con Flipnote. E, in queste occasioni, possiamo scoprire dei veri e propri talenti. Anche se, e ammetterlo mi scoccia non poco, creare opere originali, e belle, a volte è meno facile di quello che può sembrare. Almeno per il presente. Per il futuro penso ci si debba attendere una versione 3D di Flipnote Studio. Penso, e spero di non sbagliarmi, che Flipnote Studio per Nintendo 3DS sarà probabilmente un altro successo.
3. Chrono Trigger
Anche se il nuovo Nintendo 3DS è un gradino sopra il DS e il DSi le console storiche della Nintendo possono contare su un hardware e una potenza di calcolo impressionante ancora adesso. Basta provare Chrono Trigger per rendersene conto. Una grafica bella, veramente bella, accompagnata da una colonna sonora degna di nota. E tutto questo viene fuso in una trama intrigante, con modalità da gioco di ruolo.
Lo so, alcuni trovano i rompicapo presenti in alcune situazioni troppo complessi, altri teorizzano noia e banalità. Forse è vero, sopratutto la prima cosa. Ma io sono appassionato di fantascienza da sempre, e di viaggi nel tempo in modo particolare. Anche se la fisica moderna spinge contro la possibilità concreta di spostarsi indietro nel tempo a piacimento, anche se è solo un’ipotesi narrativa, anche se sono cosciente di tutto questo mi resta comunque il piacere del sogno ad occhi aperti. E Chrono Trigger in questo riesce bene, permettendo al nostro personaggio di viaggiare nella storia, e di vivere un’avventura fantastica. E, ovviamente, noi con lui.
4. Mario Kart DS
Dopo una sfilza di giochi amati dalla critica americana arrivano i primi prediletti dagli europei. Anche se trovare una localizzazione geografica per Mario Kart è difficile, in tutti i sensi. La possibilità di gareggiare on line contro avversari di tutto il mondo rende questo gioco una vera e propria esperienza globale. Anche se, personalmente, reputo molto più divertenti le sfide di persona. Immaginatevi una gara di Kart in cui potete osservare le reazioni del vostro avversario. E burlarvi di lui, divertendovi un mondo.
Sicuramente grafica e personaggi rendono il gioco divertente, la funzionalità multiplayer garantisce una giocabilità di lunga durata. Però non si può dire lo stesso del gioco single palyer. Giocare da soli, dopo un po’, diviene noioso e banale. Non so se è solo per l’esperienza acquisita nel corso delle ore di gioco o anche (forse sarebbe meglio dire sopratutto) per colpa dei programmatori Nintendo. Penso che un minimo di attenzione in più a questo aspetto, magari con qualche missione particolare da compiere, non avrebbe affatto nuociuto al gioco. Anzi, probabilmente nel suo insieme ne avrebbe guadagnato.
5. Mario & Luigi: Bowser Insider’s Story
Ok, come posso descrivere questo gioco? Ammetto di essere in difficoltà, davvero. Forse mi tocca rubare le parole di Nintendo Life:
“se non vi ricordate più la ragione per cui amate i videogiochi provate questo: contiene tutti gli elementi in grado di divertirvi”.
Oppure citando GameDaily, potrei dire che è un “gioco creato con amore“. Onestamente non so cosa aggiungere. La storia è complessa, e le sue connotazioni da gioco di ruolo la rendono praticamente infinita. La varietà degli elementi presenti lungi dal creare confusione diviene puro divertimento, tempo speso bene e in serenità.
Se tutti i critici sono concordi nella valutazione più che positiva perché questo episodio è solamente in quinta posizione? Bella domanda, e la risposta non è semplice. Riassumendo penso si possano notare due cose. La prima è la completa, quasi, inutilità di Luigi: spesso si comporta in maniera assurda e inutile per il gioco. Anche se divertente. Inoltre la parte centrale del gioco risulta noiosa, per lo meno a detta di molti. Fate conto che le prime 2 ore e le ultime 3 ore di gioco sono praticamente perfette, ma viene tutto rovinato dalla parte centrale.
Questo è quanto. Ho provato in tutte le maniere ad inserire nella classifica il mio gioco preferito, Legend of Zelda: The Ocarine of Time, ma non c’è stato verso. Ovviamente le classifiche sono spesso frutto di valutazioni personali, e se avessi seguito anch’io questa regola avrei potuta cavarmela agilmente. Però utilizzando metodi più stringenti non ho avuto gran scelta, e mi tocca lasciare fuori, seppur con menzione d’onore, una delle serie che ho amato di più, la serie della Principessa Zelda e di Link.