Allora, qual’era il vostro videogioco preferito negli anni ’80 e ’90? A cosa avete giocato quando, cercando riparo dal freddo, passavate le mattine in sala giochi invece che a scuola? Ma anche se allora non facevate queste cose, o non c’eravate ancora, è inutile negare come i così detti videogiochi da bar degli anno ’80 e ’90 abbiano contribuito a plasmare l’immaginario collettivo e al successo delle moderne PS3 e Xbox. Oggi, grazie ad Android e agli iPhone possiamo far rivivere quelle sfide in ogni momento, durante la pausa pranzo, in fila, mentre aspettiamo un mezzo pubblico (o mentre il professore spiega). Con un vantaggio innegabile rispetto allora: non siamo obbligati a spendere un capitale in monetine. Anche perché i giochi di questa lista sono tutti gratis.
1. Pacific Wings
Il 1941 non è proprio ieri, e forse per questo sempre più giochi sono ambientati durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. In questo classico da bar, chiamato per l’appunto “1941”, dovevamo, e dobbiamo, pilotare un caccia in missione in territorio nemico. Possiamo manovrare l’aereo muovendo il dito direttamente sullo schermo del nostro iPhone, e tappando sparare e raccogliere power-up. La dinamica e il design sono grosso modo identici all’originale. E anche se si sente la mancanza di un joystick il divertimento è comunque tanto.
2. Breakout: Boost
Il gameplay è basato sul gioco originale targato Atari, pubblicato verso la metà degli anni ’70. Ma la versione per iPhone ha una grafica migliorata, e a colori. Di cosa stiamo parlando? Di una delle mille varianti di Pong, il gioco dove dobbiamo muovere una “linea” e far rimbalzare una palla finché non abbiamo distrutto tutti i mattoncini.
Quindi tecnicamente non sarebbe il gioco “originale” da bar. Ma questa variante è più interessante della classica e, con le sue trovate, permette di giocare molti livelli in più. Purtroppo crea comunque dipendenza.
3. Frogger Free
Lo ammetto, io Froger non sono mai riuscito a farmelo piacere. Il che è strano perché di solito i giochi che richiedono pazienza mi appassionano. La dinamica è interessante, dobbiamo fare attraversare una strada (e non solo) trafficata a una ranocchia. Il trucco sta nella coordinazione dei movimenti e nella rapidità con cui riusciamo a saltare via prima di essere schiacciati da un camion o un’auto in corsa.
Che poi è quello che fa qualsiasi pendolare di Milano quando deve attraversar un incrocio a piedi, ma senza i colori brillanti e il divertimento di questo giochino.
4. Missile Command – Atari’s Greatest Hits
Altro classico di Atari, Missile Command. Nello store potete trovare varie versioni di questo gioco ma la maggior parte sono a pagamento. Per questo vi consiglio di scaricare il “Greatest Hits” ufficiale di Atari dove lo troverete in versione gratuita. E, tra le altre cose, interessante la scelta di virtualizzare un joystick con cui controllare il cursore sullo schermo. Non è l’unico modo con cui possiamo abbattere i missili in arrivo ma è di sicuro quello più semplice.
5. Bubble Shooter – Totally Addictive
Ok, io sono dipendente di Bubble Shooter, e non so nemmeno più quanti varianti ho provato. Io vi indico solo la versione base, quella più simile alla prima uscita. Il gioco è semplice: dobbiamo fare esplodere tutte le bolle attaccate al soffitto prima che il soffitto stesso ci cada addosso. A complicarci le cose, possiamo scoppiare solo le bolle dello stesso colore di quella che lanciamo, e solo se sono a gruppi di 3, almeno. E se sbagliamo? Bé, avremo un bolla in più sul soffitto, e rischieremo di perdere ancora più rapidamente.
6. Tanks! Free
1980, esce Atari Battlezone. La grafica era quanto di più minimale possibile, eppure per l’epoca pareva fantascienza. Vi ricordate, potevamo giocare con degli oggetti complessi, e in un ambiente quasi tridimensionale. Poi fa niente che in pratica gli alberi fossero dei triangoli verdi, e il carro armato un insieme di figure geometriche.
In questa versione la grafica viene quasi ripresa identica. Quasi, perché non è esattamente la stessa ed è stata, in parte, migliorata senza però essere snaturata. Anche le tre classiche vite del gioco sono state sostituite con una più recente “barra della vita”. Ma nonostante questi cambiamenti, tutto sommato piccoli, il gioco è ancora lo stesso.
7. ICopter Free
Gioco quasi geniale nella sua semplicità. Come lo erano, d’altronde, tutti i giochi che sono sopravvissuti agli anni ’70 e ’80. In questo dobbiamo pilotare un elicottero lungo un paesaggio astratto in cui dovremo evitare tutta una serie di ostacoli. Non possiamo né controllare direttamente i movimenti né andare avanti o indietro. L’unica nostra scelta è di toccare lo schermo per fare abbassare il velivolo, alzare il dito per fargli prendere quota. Pare una sciocchezza ma alcuni livelli non sono proprio semplici, anzi.
Se permettete vi consiglio di stabilizzare l’elicottero verso la metà dello schermo, e di non tenerlo sempre a bassa quota: in questo maniera dovrebbe essere più facile evitare in tempo i vari ostacoli del gioco.
8. Snake ’97
Più che ai bar quando sentite parlare di Snake sicuramente penserete a Nokia. E avete ragione, perché Snake divenne il gioco simbolo di Nokia, in tutto il mondo. Magari qualcuno più bravo di me potrà anche cavarci una lezione, come mai un singolo gioco in un cellulare divenne icona negli anni ’90. Oggi qualcosa di simile è avvenuto con Angry Bird, ma non è esattamente la stessa cosa.
Al di là della sociologia spicciola tutti i nostalgici potranno rigiocare esattamente con la stessa versione di Snake del 1997. Anzi, con l’iPhone è addirittura possibile riavere un Nokia – virtuale – e riprovare a battere il nostro record battendo sul tastierino di gomma.
Nonostante la grafica tutto sommato brutta, e i colori pressoché inesistenti, questo gioco è semplice, veloce e in grado di dare una scarica di adrenalina. O di lasciarvi frustati per aver passato un pomeriggio a cercare di battere il record mondiale. Inutilmente.
9. Ping Pong
Non dimenticate una cosa: non siamo negli anni ’70 e l’intelligenza artificiale che controlla il vostro avversario è più “intelligente” di quarant’anni fa. Quindi se pensate di vincere semplicemente facendo rimbalzare la pallina sul muro siete fuori strada.
Detto questo passiamo al gioco, il sempre verde Ping Pong, questa volta in versione elettronica e addirittura colorata. Non tanto, ma comunque in maniera gradevole e per niente dannosa al gioco stesso. Il gioco, penso, lo conoscete tutti, bisogna far rimbalzare una pallina sul fondo del campo avversario muovendo una racchetta sulla stessa linea di fondo. In questa variane per iPhone e iPad possiamo scorrere le nostre dita e controllare con più precisione i movimenti. Ma, come ho appena detto, anche il nostro avversario è più forte che mai.
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