In Italia il Western è uno dei generi più amati, e apprezzati. Il fumetto più venduto, e quello più vecchio, è ambientato nel selvaggio West: Tex Willer. Le colonne sonore di Morricone, le avventure dissacranti di Bud Spencer e Terence Hill, i telefilm e gli sceneggiati RAI, tutto contribuisce a dare l’idea di quanto questo genere sia stato importante nella nostra penisola. E senza dire nulla dell’avventura ottocentesca a Milano di Buffalo Bill, e della sua storia d’amore alla trattoria di via Ornato. Eppure c’è un settore abbastanza trascurato, quello dei videogiochi. Magari perché in Italia non ci sono grandi software house, o perché è un genere tutto sommato trascurato nel resto nel mondo. Però, per fortuna, si possono ancora recuperare alcuni giochi western divertenti e in grado di ricreare l’atmosfera di quell’epopea eroica.
Call of Juarez: Bound in Blood
Lo stile di gioco di Call of Juarez è quello degli sparatutto classici. Però la storia e il mondo in cui si ritrova è quella del western classico. Ed è facile ritrovarsi catapultati in un mondo popolato di eroi fuorilegge, duelli al solleone, rapine a mano armata, assalti alla diligenza e faide sanguinarie tra coloni e indiani.
Tra tutti i 4 titoli della serie Call of Juarez personalmente consiglio Bound in Blood: può essere giocato con PC, PS3 e X360 e – ancora più importante – risolve un po’ di problemi logici e bug presenti negli altri capitoli della storia.
Red Dead Redemption
Questo gioco per PS3 e X360 è quasi un sogno realizzato. Perché? Perché è ambientato in un mondo gigantesco, in una frontiera sterminata e piena di luoghi da scoprire. E perché ha più modalità di gioco. La storia, ok, è bellina, ma la traccia è grosso modo quella classica. La cosa meravigliosa è come ogni singola scelta compiuta dal personaggio si ripercuota sulla moralità dello stesso personaggio e influenza il proseguo. Oltre a questo quello che mi piace di più è la modalità sandbox: in questo modo si può girare l’intero selvaggio West, esplorando e creando il proprio personaggio, modificandolo e migliorandolo. E vivendo un’avventura davvero molto lunga, potenzialmente infinita. Forse, assieme a GUN, è il miglior gioco Western.
GUN
Assieme a GUN perché quest’ultimo è giocabile su più piattaforme rispetto a Red Dead Redemption: PC, PS2, Xbox, X360, GameCube e PSP. Anche in questo caso ci si ritrova in un mondo gigantesco, ma la modalità sandbox è molto più limitata. Però la vastità del mondo, esplorabile liberamente, e un’ottima gestione della moralità del personaggio (anche in questo caso influenzata direttamente dalle azioni) garantiscono delle partite molto lunghe. Oltre alla storia principale c’è la possibilità di giocare anche a dei mini-giochi a tema: non mi piacciono, preferisco l’esplorazione pura. Ma è una questione di gusti, credo.
Wild Arms 3
Per PS2, invece, è disponibile l’unico RPG, gioco di ruolo, di ambientazione Western davvero ben realizzato. La produzione è giapponese, quindi i personaggi sono abbastanza in quello stile. E ci sono un po’ di caratteristiche orientali, e di luoghi comuni. Però l’ambientazione è ben fatta, e il risultato è fascinoso. E anche se cartonesche le avventure disponibili ricalcano fedelmente quelle della frontiera originale. O, meglio, della frontiera cinematografica.
Oregon Trail
Infine una chicca: Oregon Trail. Lo scopo del gioco è far raggiungere l’Oregon a una carovana di coloni partiti dal Missouri. Bisognerà procurarsi il cibo, difendersi dagli indiani e dai briganti, trovare la strada giusta, evitare i serpenti velenosi. Sì, il gioco era difficile, e lo è tutt’ora. Ma la vita stessa lo era, nell’epoca d’oro della grande frontiera americana.