L’altro giorno Google Play Store ha dedicato una parte della sua prima pagina principale ai giochi di macchine da corsa, con offerte e applicazioni messe in risalto. Al di là della qualità, indubbia, di alcuni di questi giochi, una cosa mi ha colpito: molti titoli presenti su Android, e su iPhone, ricalcano i grandi classici. Ovvero, gira che ti rigira, alcuni giochi hanno fatto la storia e sono stati, e sono tutt’ora, fonte d’ispirazione per chi vuole creare giochi appassionanti da almeno trent’anni. Perché trent’anni? Perché esattamente trent’anni fa, nel 1984, usciva il primo gioco di macchine da corsa di successo.
Road Fighter
Ed era un gioco dalla grafica semplice, con vista dall’alto. Si correva su una strada normalissima, bisognava evitare macchie di olio sull’asfalto, superare le altre auto, non fare incidenti e non uscire dalla strada. E bisognava anche stare attenti alla benzina nel serbatoio, e ad altri ostacoli. Sviluppato, creato e distribuito da Konami, Road Fighter è stato il primo gioco di macchine da corsa di successo, il primo a essere giocato dalla nuova generazione di videogiocatori. E poi c’era Superman, arrivava volando a festeggiare ogni nuovo record.
Out Run
Due anni dopo arriva Sega con il suo Out Run: si guida una Ferrari, e si viaggia in autostrada. Non c’è una fine al gioco, si guida e si corre, tutto qui. Più si guida, più si superano ostacoli, più si fanno sorpassi più punti si guadagnano. Ogni tanto si arriva a un bivio in cui bisogna scegliere: strada difficile o strada facile?
E ci sono le stazioni radio. Proprio come quelle di Grand Theft Auto, ma in un gioco di metà anni ’80.
Super Mario Kart
Passiamo al 1992: esce Super Mario Kart, il primo vero gioco di macchine da corsa multplayer. Si sfidano i propri amici, ognuno interpreta un personaggio dell’universo di Super Mario, si corre in circuiti chiusi. E ci si lancia cose addosso, si raccogliono monete e power-up, e ci si diverte in compagnia.
Da molti è considerato il miglior spin off di Super Mario. Di certo ha dato le basi a molti dei giochi successivi, e viene copiato ed emulato ancora adesso.
Need For Speed 2: Special Edition
Nel 1992 esce anche il primo episodio di Need For Speed. Ma non ebbe un gran successo. Il secondo, invece, fu il mio primo gioco di auto da corsa, e mi lasciò senza parole: la grafica dei circuiti era realistica, e si potevano guidare auto vere, dalla McLaren F1 alle Jaguar XJ220.
Oggi la grafica è datata, e i giochi moderni simulano meglio le varie vetture, le loro caratteristiche, e anche i percorsi sono molto più ricchi di particolari. Ma Need For Speed 2 rappresentò l’inizio di questo, contrapponendosi alla grafica cartoon di Super Mario Kart e sfruttando a pieno la potenza della PlayStation.
Trackmania
Nel nuovo millennio ci pensa Nadeo a dare una nuova scossa a questa tipologia di giochi. Propone il primo gioco di corse online completamente gratis. Siamo nel 2003, in Italia si cominciava a parlare di blog e siti, ma ci si poteva già sfidare a delle corse multiplayer in delle arene piene di giocatori da tutto il mondo.
La combinazione tra il rispetto delle regole della fisica, un motore grafico potente e le dinamiche di gioco arcade hanno reso Trackmania un gioco divertente e in grado di essere giocato con piacere anche oggi, a più di dieci anni dalla sua uscita.
NFS Most Wanted
Un paio d’anni dopo, nel 2005, ricomincia una nuova moda: quella del ragazzaccio cattivo. Ci pensa NFS Most Wanted a portarla al suo massimo livello, con fughe dai poliziotti, corse per la città, zero rispetto delle regole della strada.
Vale la pena di ricordare come nel 2012, dopo appena 7 anni, c’è un remake dallo stesso titolo: segno di un nome oramai diventato riconoscibile e sinonimo di divertimento.
Forza Motorsport
Ma mentre NFS Most Wanted si concentrava sull’aspetto avventuroso delle corse, sempre nel 2005 usciva Forza Motorsport. E riportava in auge il realismo estremo, in cui ogni cosa influenza la corsa e la traiettoria delle auto. La grafica è oramai paragonabile alle riprese video, e anche incidenti, sassi, scrosci d’acqua, tutto quanto incide sul comportamento da tenere durante la guida.
Gran Turismo 5
E anche Gran Turismo 5 segue la strada dell’iperrealismo, ricreando circuiti veri, con addirittura i suoni della guida riprodotti fedelmente. Ed è anche uno dei giochi più premiati da critici, giornalisti. E dai giocatori, ovviamente.
Burnout Paradise
Infine quello che penso possa rappresentare un bell’esempio dell’utilizzo del multiplayer combinato con gli i giochi sandbox e i gli open world. In Burnout Paradise una grafica brillante e accattivante si combina a musiche intriganti. Ma non è questo il punto centrale: è la possibilità di correre in un mondo praticamente infinito, decidendo come migliorare e rendere competitiva la propria vettura.
1 commento
Non sono per nulla d’accordo con la scelta dei giochi inseriti nell’elenco.
Intanto non sono presenti pietre miliari come f1gp di Geoff Crammond o il seguito, un gioco della serie McRae e i vari Toca, Race Driver e Ridge Racer. Per non parlare del fatto che GT5 è il peggiore della serie per nulla all’altezza di ps3.