Prima o poi capita a tutti di fare qualcosa di nuovo per la prima volta. A chi usa un computer, o uno smartphone, capita più spesso, penso. Tra aggiornamenti di sistema, cambi di versione, ritocchi e migliorie grafiche anche solo passare da Windows 7 a Windows 8 può essere un piccolo trauma. Piccolo, certo, sopratutto se lo confrontiamo con cosa significa passare da Windows a Mac OS X. Anche se entrambi hanno alla loro base un’interfaccia grafica alcune operazioni banali prevedono azioni diverse.
Per questo, pensiamo noi, più di qualcuno potrebbe avere piacere a leggere una guida veloce all’uso di un Mac per utenti Windows. Chi utilizza già Mac OS X da un po’ probabilmente troverà banali queste indicazioni, ma sono proprio queste banalità, date sempre per scontate e conosciute, a dare più problemi a chi passa da Windows a Mac per la prima volta.
Le differenze di base
La prima differenza che salta all’occhio è l’assenza del menù Avvio. O della schermata Avvio di Windows 8, quella nuova tutta a piastrelle. Al suo posto c’è una dock, una barra sistemata in basso sul desktop e che contiene tutti i collegamenti alle varie applicazioni. Le cartelle e le applicazioni aperte e ridotte a icona vengono visualizzate sulla parte destra della dock; sulla sinistra ci sono i collegamenti ai programmi più usati e più importanti. Se uno di questo viene aperto appare al suo fianco un pallino, o un trattino sotto di esso, per indicare il suo essere attivo.
In alto, sulla sinistra, trovano spazio i comandi generali per le applicazioni attive: il menù File, sempre, e poi i vari menù contestuali diversi da programma a programma (in genere però ci sono sempre il menù Visualizza e il menù Modifica). Le icone di notifica e l’orologio di sistema sono invece in alto a destra, così come il simbolo del WiFi, e tutte quelle funzioni che in genere, su Windows, sono in basso a destra.
Trovare ogni cosa
Sempre in alto a destra c’è l’icona di una lente d’ingrandimento: è uno dei modi disponibili per accedere a Spotlight. L’altro modo è usare la combinazione di tasti “CMD + spazio”. Il tasto “CMD”, o tasto “Command”, è il corrispettivo del tasto “WIN” per Mac. Su Windows è quello con la finestrella disegnata, su Mac ha l’icona una specie di quadrato con delle asole ai quattro angoli.
Comunque, Spotlight è uno degli strumenti più importanti di un Mac. Si tratta, in sostanza, di un potente motore di ricerca interno che permette di trovare qualsiasi cosa, dai programmi ai documenti alle cartelle. E’ davvero comodo, sopratutto quando si cerca come modificare una qualche impostazione di sistema, oppure non si ricorda dove è stato salvato un documento. Cliccando sul risultato con il mouse si apre direttamente il programma o il documento; se invece si vuole vedere nel Finder (ovvero il corrispettivo per Mac dell’Esplora Risorse) dove è precisamente un documento è sufficiente tenere premuto il tasto CMD e cliccare con il mouse sul risultato.
Mouse e tastiera
La tastiera di un Mac è leggermente diversa da quella di un PC con Windows. Tanto per cominciare non esiste il tasto Win, ma al suo posto c’è il tasto Command (CMD). Il tasto ALT è invece sostituito dal tasto “Options”, il “backspace” è assente e in parte viene sostituito dal tasto “CANC”. La chiocciola (@) è sopra il numero 2 invece di essere di fianco alla lettera “ò”. Infine la combinazione “CNTRL+TAB”, utilizzata per passare da un’applicazione attiva all’altra, è rimpiazzata da “CMD+TAB”.
Il funzionamento del mouse, invece, è praticamente identico a quello in Windows. Cambia leggermente il trackpad, chiamato da Apple molto umilmente “Magic Trackpad”. Si può usare tenendo indice e medio accostati, e tappando con il medio, quando serve, per indicare la pressione del tasto destro del mouse, con l’indice per quello sinistro. E’ più difficile da descrivere che da fare, ma una volta capito il funzionamento si scopre come sia davvero semplice e intuitivo.
Finder, File & Penne USB
In Mac esiste un programma simile all’Esplora Risorse, ed è il Finder. Il funzionamento è pressoché identico, con sulla sinistra i collegamenti rapidi e sulla destra il contenuto della cartella selezionata. Ci sono però un paio di differenze rispetto a Windows.
Innanzi tutto non è possibile tagliare un file. Per farlo occorre prima copiarlo, poi incollarlo e quindi cancellarlo. Oppure, più semplicemente basta usare il comando “sposta”. Alcune volte ci possono essere dei problemi con le penne USB. Sono dati dal tipo di file system utilizzato: il formato NTFS può dare problemi sopratutto in fase di scrittura mentre in lettura è supportato bene.
Come si spegne un Mac?
L’ultima questione è banale ma comunque importante: come si spegne un Mac? Per farlo occorre utilizzare il logo Apple, quello in alto a sinistra. Cliccandoci sopra si può decidere se “Spegnere” o “Riavviare” il Mac, oppure se semplicemente “Disconnettere” l’utente attivo.